Savona. Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati per il tragico incidente sul lavoro di Zinola, dove il crollo di un ponteggio ha fatto precipitare dal quindi piano Salem Moustafa Zaky, operaio egiziano di 31 anni.
I cinque indagati sono i titolari delle tre imprese coinvolte nei lavori (Daniele Spina, Cristian Fragetta e Blerian Daci), il coordinatore per la sicurezza del cantiere Domenico Manfreda e l’amministratrice del condominio Teresa Bolzan. Sono indagati per lesioni gravi, disastro colposo e sfruttamento del lavoro.
L’episodio risale allo scorso 23 marzo. L’operaio egiziano, dopo il crollo dell’impalcatura, era rimasto sospeso nel vuoto appeso ad uno degli ancoraggi di metallo dell’impalcatura, ma poi, esausto, ha mollato la presa ed è precipitato. Sulle cause del crollo sembra che l’impalcatura non avesse un numero sufficiente di “ancoraggi” alla facciata, ma non è escluso che possa esserci stato un errore umano nelle fasi di smontaggio del ponteggio.
Inoltre, secondo quanto accertato sembra che l’operaio egiziano lavorasse in “nero”: Salem Moustafa, che aveva ottenuto il subappalto per lo smontaggio del ponteggio, sarebbe infatti clandestino e residente nel Torinese. Insieme a lui ci sarebbe stato almeno un altro artigiano (qualcuno parla di due) che dopo l’incidente è scappato facendo perdere le proprie tracce: il sospetto degli inquirenti è che anche lui non fosse in regola.