Villanova d’Albenga. Un rinvio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che oggi ha fatto pervenire la lettera di convocazione per l’atteso vertice sulla Piaggio Aerospace. L’incontro previsto per la giornata di domani, venerdì 22 aprile, è stato rinviato al prossimo 12 maggio, sempre alle ore 11 presso il Mise.
Un rinvio motivato da nuovi incontri da parte del Governo con la proprietà, che dovrebbero svolgersi nei prossimi giorni. Con l’azienda è stato invece fissato un incontro il prossimo 26 aprile, alle ore 15:00, a Villanova d’Albenga, con al centro la situazione industriale e la cassa integrazione.
Dopo l’ordine del giorno approvato in Consiglio regionale a sostegno dei lavoratori e il question time alla Camera da parte dei parlamentari liguri del Pd che hanno chiesto di far rispettare gli impegni presi nell’accordo del 2014, il vertice al Ministero dello Sviluppo sarà quello decisivo per capire la reale prospettiva industriale e occupazionale dello stabilimento a Villanova d’Albenga.
Tra i punti chiave della vertenza la sospensione o rimodulazione della cassa integrazione, in scadenza nel prossimo mese di luglio. Oggi l’Rsu sindacale è stata ascoltata dalla Terza Commissione Attività Produttive della Regione Liguria.
Sullo slittamento dell’incontro, il segretario della Fiom-Cgil di Savona Andrea Pasa afferma: “Ora è necessario capire ciò che l’azienda intenderà fare nel mese di maggio in attesa dell’incontro del Mise. A partire dalle questioni legate alla gestione della cassa integrazione e l’inserimento del personale in Laer. Se ci sono lavoro e commesse, come effettivamente ci sono sia in ambito motoristico che velivolistico, non capiamo perché continuare ad utilizzare la cassa integrazione. Inoltre che questi ulteriori giorni che ci separano dal 12 maggio il governo li usi per definire un percorso chiaro con la proprietà della Piaggio che non dovrà lasciare nessuno senza un posto di lavoro. Ci sono due canali diversi che necessariamente devono spiegarci cosa stanno discutendo e da cui pretendiamo delle risposte: da un lato il governo con la Golden power e la trattativa con Federmeccanica, dall’altra l’azienda con le questioni industriali (bilancio 2015, budget produttivo 2016 e piano industriale)”.