Loano. E’ Giovanni Siccardi il candidato sindaco di Loano per il Partito Democratico. L’investitura è arrivata ieri sera, al termine di una riunione del direttivo locale convocata proprio per definire in modo ufficiale il nome del capolista e una prima parte degli aspiranti consiglieri comunali che concorreranno insieme a lui alle amministrative loanesi del prossimo giugno.
Siccardi non è nuovo all’esperienza amministrativa: tra il 1972 e il 1983 ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale di minoranza: “In quel periodo – spiega – ho avuto la fortuna di collaborare con sindaci di alto prestigio, come Mario Rembado, Elio Garassini e Giuseppe Guzzetti. Allora ero molto giovane, avevo solo 21 anni, ma già mi chiedevo quale partito potesse nascere da un’unione progressista del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana. Ritenevo che la socialità che portava avanti il Pc e l’attenzione che la Dc aveva per le categorie operative del paese potesse essere lo spunto su cui sinergicamente confluire per un progetto futuro del paese e dell’Italia intera“.
Più di 30 anni dopo, anche da quelle istanze è nato il Partito Democratico. Cosa che ha spinto Siccardi a ributtarsi nella mischia: “Dopo il mio primo incarico di consigliere comunale – spiega – la mia professione mi ha portato ad andare a lavorare a Milano e così la mia carriera politica è temporaneamente finita. Sono rientrato a Loano nel 2011 e ho subito Aderito alla lista civica ‘è Tempo’ [ottenendo 61 preferenze personali alle amministrative di quell’anno]. Purtroppo con scarso successo anche a causa del mio modo di porgermi, perché ritengo che non è il candidato che deve andare a sollecitare i voti ma sono i cittadini che devono informarsi sulle qualità dei candidati. Ho fatto questi cinque anni partecipando a tutte le iniziative della lista, ma poi per motivi vari la lista si è ‘disciolta’. Di recente il Pd ha manifestato interesse sulla mia persona e sulla possibilità di presentarmi come capogruppo di una lista progressista e democratica. E nei primi contatti mi ha fatto piacere sedere vicino all’ora sindaco Mario Rembado. Questo mi ha convinto del fatto che, al di là dei risultati, questa possa essere una scelta attuabile”.

E così Gianni Siccardi è diventato il candidato sindaco della lista del Pd. O quasi: “Per il momento non mi sento di parlare di una lista totalmente targata Pd – precisa – Il Partito Democratico si fa capolista di questa iniziativa ma lascia ampio margine all’adesione di persone che rappresentano categorie, ideologie e professioni che possono essere di aiuto allo sviluppo della città. Per ora è presto per parlare di programmi (che riguardano in maniera molto diretta l’operatività del nostro paese). Io dico che l’amministrazione uscente ha agito in modo coerente coi suoi principi indipendentemente coi progetti enunciati e non realizzati. Mi mette male dover parlare in modo negativo di persone che conosco da sempre (parlo del sindaco Luigi Pignocca, che ogni qualvolta ho avuto necessità di incontrare per questioni di carattere sociale mi ha sempre aperto le porte). Quello che ci contraddistingue è una creatività verso il paese che è totalmente diversa. Loano è una città che vive prevalentemente di turismo, ma ha una forza particolare sulle attività sportive. Pur avendo manifestazioni dall’alto impegno organizzativo e che coinvolgono nazioni europee si fa fatica a farle uscire sui media. Io credo che le presenze che lo sport garantisce alla città di Loano abbiano bisogno di un programma totalmente diverso e di una creatività che possa fare di una passione e di un hobby e un business per il paese”.
Ma Loano è anche e soprattutto una città turistica: “Non bisogna parlare di turismo ma di credere nel turismo – ribadisce Siccardi – Le persone che operano all’interno di Palazzo Doria devono avere questa convinzione: l’unica in grado di portare il paese a creare progetti sviluppabili e che abbiano ritorni e ricadute economiche per tutte le categorie. Ora si fa fatica ad avere questi ritorni. Invece con una più meticolosa organizzazione si potrebbe allargare il business. Abbiamo un porto che è uno dei più belli della Liguria ma attualmente vive isolato dal contesto della società. Abbiamo una passeggiata a mare che è il fiore all’occhiello del comprensorio. Ma sono sempre elementi isolati e manca un progetto di senso compiuto. C’è una programmazione disordinata. Ci sono tanti eventi che sono di assoluto rilievo ma purtroppo non qualificano il paese“.
Chi vuole cambiare le cose, quindi, a giugno deve votare per Gianni Siccardi e la sua lista: “Non si deve votare Gianni Siccardi, ma si deve credere nel progetto. Io sarò il rappresentante di una coalizione di persone che spero possa funzionare e che sia aperta a tutte le categorie. Ma vorrei soprattutto che il 6 di giugno, termine di chiusura delle elezioni, il connubio tra il paese e le istituzioni politiche non si interrompa e non si arrivi sempre a portare avanti istanze personali. Gianni Siccardi sarà il rappresentante di tutte le categorie. Certo, scontentando qualche individuo, ma io credo che il bene del paese arrivi solo soddisfacendo le esigenze di tutti e non di uno solo. Anche se quella persona in un modo o nell’altro potrebbe essere penalizzata”.

Giovanni Siccardi è nato a Loano il primo maggio 1950. Consigliere comunale per due legislature dal 1972 al 1983, ha collaborato fattivamente alla realizzazione del palazzetto dello sport occupando, poi, la carica di vice presidente degli impianti sportivi e nella stesso periodo è stato membro della commissione porto. Nel 1983 è stato co-fondatore del Poll delle Società Sportive. Ha, inoltre, occupato incarichi direttivi nel Tennis Club Loano e nel Velo Club Loano maturando una significativa esperienza organizzativa, partecipando fattivamente alla realizzazione delle più importanti manifestazioni nazionali ed europee.
Dal punto di vista professionale, è sempre stato occupato nel settore assicurativo, operando, dal 1971 al 1987, per le più importanti Compagnie Italiane (Generali, Fondiaria ed Unipol) ricoprendo tutte le tappe della professione (da produttore a capo area). Successivamente, e sino al 2011, è passato nel settore dell’intermediazione assicurativa per il Gruppo Gpa Assiparos Spa di Milano (società specializzata in banca assurance) dove ha ricoperto il ruolo di direttore commerciale ed amministratore delegato e membro dei Cda delle società controllate dalla capo gruppo sparse in tutta Italia.
Il Pd di Loano spiega così la scelta di Siccardi: “Il direttivo ritiene che la persona giusta a ricoprire il ruolo di candidato sindaco per competenza e qualità professionali. Gianni Siccardi ha dato ufficialmente la propria disponibilità a condividendo in toto lo spirito che ha mosso e sta muovendo il circolo di Loano. La volontà è quella di costituire una lista attorno ad un progetto che sia riformista e democratico. All’insegna di questi valori lavoreremo al programma ed alla formazione di una squadra forte, aprendo alla partecipazione di chi vorrà contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni per il bene della nostra città”.
“Sosterremo in questa campagna elettorale il candidato sindaco, nonché il relativo progetto riformista e democratico, credendo convintamente che questa sia la strada giusta da percorrere per una proposta coerente, coesa e concreta per il bene del nostro paese. Il direttivo in ultimo conferma la bontà del lavoro amministrativo svolto dai consiglieri uscenti Giulia Tassara e Roberto Franco, credendo che i tanti temi amministrativi affrontati dagli stessi durante il mandato, rappresentino il primo bagaglio con il quale partire”.
Siccardi è riuscito ad avere la meglio su altri tre candidati altrettanto accreditati: Giulia Tassara, Giacomo Vigliercio, Giuseppe Rembado.

Nonostante la giovane età (ha appena compiuto 35 anni), Giulia Tassara può vantare un curriculum politico di tutto rispetto: due mandati da consigliere comunale a Loano e l’incarico di vice presidente della Provincia di Savona, ottenuto circa un anno e mezzo fa con un altissimo numero di preferenze. Già segretaria di circolo a Loano nonché membro dell’assemblea nazionale del Partito, essere il primo candidato sindaco di Loano della storia del Pd avrebbe rappresentato l’ultima e più importante investitura.

Una certa esperienza in ambito amministrativo la possiede anche Giacomo Vigliercio, urologo dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure ed ex assessore comunale a Toirano sotto il sindaco Silvano Tabò. Anche in questo caso l’eventuale scelta sarebbe stata dettata dall’esigenza di “andare sul sicuro” e presentare un candidato di comprovata esperienza e con un buon bacino di elettori potenziali frutto della sua professione.

Ma un “nome noto” era anche quello di Giuseppe Rembado, legale e figlio dell’ex sindaco Dc Mario, in carica dal 1993 al 1997. Giuseppe (nella foto sopra il primo sulla destra) è attualmente membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Stella-Grossi (che gestisce l’asilo comunale di Loano), incarico che due anni fa ha ottenuto anche grazie all’appoggio dei due consiglieri del Pd Giulia Tassara e Roberto Franco. A giocare al favore di questo terzo candidato ci sarebbero stati diversi fattori, come l’essere un “figlio d’arte” e il suo impegno in una realtà consolidata e apprezzata come l’asilo “Simone Stella”.

Per quanto riguarda i componenti della lista Pd, tutto è ancora da decidere. Se da un lato, infatti, pare certa la candidatura degli altri tre papabili sindaci rimasti a bocca asciutta (Tassara, Vigliercio e Rembado) e dell’attuale consigliere Pd Roberto Franco (nella foto sopra insieme a Giulia Tassara), dall’altro non è detto che non si assista al “grande ritorno” di un altro dei big del Partito, cioè Nino Miceli. L’ex consigliere regionale, però, ha già fatto sapere di non essere interessato a ributtarsi nella mischia dato che ora si sta “occupando di altro”.
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