Europa

I Verdi savonesi plaudono al successo di quelli austriaci: “Al ballottaggio bloccate gli xenofobi”

Politica - Verdi

Savona. “L’avanzata dell’estrema destra austriaca, xenofoba e razzista, ha suscitato grande entusiasmo nella Lega Nord italiana e nel Front National francese, mentre i Verdi, insieme a tutti i democratici dell’Unione, manifestano allarme per un segnale politico fortemente anti-europeo”. A dirlo sono i portavoce dei Verdi savonesi, Mirella De Luca e Gabriello Castellazzi.

“Ma adesso – è il monito – si deve andare al ballottaggio e ci sono speranze di non vedere il trionfo di Hoefer (leader degli xenofobi) come Presidente dell’Austria. E’ necessario però che tutto il fronte democratico si unisca votando Alexander Van der Bellen, leader dei Verdi austriaci, indicando lui come futuro Presidente dell’Austria”.

“Alexander, già nel 2006, con il 10% dei consensi elettorali portò i Verdi ad essere la terza forza politica in Austria (attualmente il secondo Partito con il 20%), ed in queste elezioni ha fortemente criticato il governo in carica per aver condotto politiche di forte chiusura contro i migranti richiedenti asilo (barriere al Brennero ecc.). In Francia, pochi mesi fa, Marine LePen vinse al primo turno le elezioni regionali ma perse ovunque al ballottaggio e nessuna Regione passò all’estrema destra perchè prevalse lo spirito democratico di tutte le altre forze politiche. Solo un mese fa anche in Germania, vicino all’Austria, nel Baden-Wurttenberg (terzo Lander più importante della Germania per popolazione e cuore dell’industria manifatturiera) i Verdi sono diventati il primo partito (30% dei consensi elettorali) ed il rinnovato successo ha visto rieletto, quale Presidente, il loro rappresentante Wilfried Kretschmann”.

“Wilfried si è distinto per un forte impegno in tutti i settori dell’economia eco-sostenibile, promuovendo l’efficienza energetica e instaurando una politica corretta sul problema dell’immigrazione. Alexander Van der Bellen è in grande sintonia con Wilfried e si può adesso ragionevolmente sperare che il mondo ambientalista, nel ballottaggio del prossimo 22 maggio, riesca anche in Austria a coalizzare un fronte sinceramente progressista e democratico capace di frenare l’onda xenofoba dilagante che suscita la discutibile euforia dei leghisti italiani”, concludono i Verdi.

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