Albenga. Su disposizione della Procura della Repubblica la polizia municipale ha proceduto al dissequestro del capannone e delle aree limitrofe di circa tremila metri quadrati oggetto di precedente sequestro preventivo, in quanto sito depositario di gestione di rifiuti incontrollati pericolosi e non.
“Il provvedimento è arrivato a seguito delle direttive dell’Autorità Giudiziaria, che ci ha incaricato della vigilanza e controllo delle operazioni di bonifica del sito durate svariati mesi, sia mediante sopralluoghi sia acquisendo documentazione che certifica la corretta esecuzione della bonifica stessa. I rifiuti sono stati completamente rimossi e smaltiti sia all’interno del capannone che nelle attigue aree esterne” sottolinea l’ispettore capo della polizia municipale (Sezione Tutela del Territorio di Albenga) Fazio Parodi.
“Le aree interessate da sversamenti e percolazioni di materiali oleosi sono state oggetto di bonifica mediante asportazione del terreno inquinato e trasporto del medesimo a discarica autorizzata. Il capannone è stato predisposto per tornare a svolgere l’attività di recupero rifiuti in procedura semplificata di cui all’iscrizione n. 181 del relativo registro provinciale”.
“Tale attività di recupero materiali ferrosi ed altro consentita dai codici CER se eseguita correttamente riveste utilità sociale per il territorio troppo spesso oggetto di abbandoni indiscriminati” conclude l’ispettore Parodi.