Ognuno per la sua strada

Borgio 2016, il Pd rompe con il sindaco Dacquino: due liste in campo

Borgio Verezzi senza maggioranza, il Pd e i consiglieri si smarcano dal primo cittadino e lanciano la loro sfida elettorale

comune borgio - sala consiglio

Borgio Verezzi. Grattacapo per il sindaco Renato Dacquino in vista di una sua possibile ricandidatura a sindaco. I quattro consiglieri di maggioranza e il Pd rompono l’alleanza con il primo cittadino e correranno da soli per le prossime elezioni comunali.

Dacquino è pronto a fare una sua lista, con l’appoggio dell’attuale vice sindaco Brunella Marmetto e Pier Luigi Ferro, che dai banchi dell’opposizione nel tempo si è allineato alle posizioni dell’attuale amministrazione comunale. Domani sera il sindaco Dacquino tirerà le fila con il suo gruppo di sostenitori, pronto a presentare la sua squadra in vista del voto del 5 giugno.

Giorni, trattative e riunioni non sono servite per arrivare ad una accordo elettorale e così la spaccatura è stata inevitabile.

“Abbiamo da tempo tuttavia registrato una forte esigenza di rilancio dell’azione amministrativa a fronte di una sempre più diffusa delusione di parte della cittadinanza, specie per quanto attiene il passaggio dalle parole ai fatti” affermano i consiglieri Sonia Garofalo, Marco Coriolano, Giuseppe Raimondo e Loriano Michelotti.

“Abbiamo in più occasioni avanzato proposte e possibili soluzioni per i molti problemi che non hanno ancora trovato soluzioni. Abbiamo sempre garantito, col voto e con i comportamenti, la tenuta della maggioranza, con senso del dovere e di responsabilità verso la città e le Istituzioni”.

“Dobbiamo, con rammarico, registrare una sordità, spesso accompagnata dal fastidio per la discussione, che impedisce di fatto di affrontare insieme le questioni sul tappeto; da quelle urbanistiche a quelle del teatro e del necessario rilancio del Festival estivo, a quelle dell’associazionismo, della valorizzazione e difesa del territorio, a singole evidenti problematicità (ex hotel Lido, ex colonia Legano, depurazione, RTA via Trento e Trieste, ecc.)”.

“Ne prendiamo atto e ci impegniamo a contribuire a risolvere con la freschezza delle nostre idee, le nostre energie e forze, le nostre autonomie da interessi, la semplice volontà di aiutare il Paese e i cittadini di Borgio Verezzi ad essere a misura d’uomo, con semplicità, con dignità” concludono i consiglieri dell’ormai ex maggioranza di Borgio Verezzi.

Il sindaco Dacquino, per ora, vuole evitare commenti diretti, tuttavia: “Rispetto la loro decisione, tuttavia sono amareggiato di certi modi e comportamenti. Pazienza, prendo atto della loro scelta e vado avanti per la mia strada, convinto del mio operato e pronto a far parte di un gruppo che mi auguro possa concludere l’opera iniziata in questi cinque anni di governo cittadino”.

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