Borghetto Santo Spirito. “Perché si vuole mettere i bastoni tra le ruote ai commercianti a residenti per favorire le associazioni esterne?”.
A domandarselo sono i rappresentanti dell’associazione “Vivi Borghetto” e i ristoratori, i negozianti, i balneari, gli artigiani e gli artisti di Borghetto, che a margine del consiglio comunale di ieri sera si sono riuniti per discutere il nuovo “Regolamento per la disciplina delle manifestazioni straordinarie e delle fiere promozionali a carattere commerciale e delle concessioni temporanee a creatori di delle opere d’ingegno e produttori” discusso in occasione dell’assemblea del parlamentino locale tenutasi proprio nella serata di ieri.
“Il regolamento comunale – fanno notare i membri di Vivi Borghetto – stabilisce che ciascuna associazione cittadina potrà organizzare soltanto 6 manifestazioni o fiere all’anno. Si tratta di un’imposizione incomprensibile: non capiamo il senso di ‘tagliare’ manifestazioni organizzate da associazioni locali senza scopo di lucro (i bilanci vengono inviati annualmente alla pro loco e tutti gli utili vengono reinvestiti sul territorio di Borghetto come da statuto) invece di incentivarle ed aiutarle, per il bene degli associati e della cittadina”.
Mentre da un lato si “tagliano le gambe” all’intraprendenza delle associazioni locali, dall’altro si dà spazio a quelle che provengono da fuori: “La crisi ha colpito tutti ovunque e ovviamente anche Borghetto. Purtroppo alcuni commercianti non sono riusciti a tenere duro ed hanno dovuto abbassare le serrande. Altri, invece, stanno ancora lottando senza arrendersi. Perciò, alla luce di tutto questo ci chiediamo perché l’amministrazione metta i bastoni tra le ruote a commercianti e residenti che pagano le tasse al loro Comune e decida invece di favorire le associazioni esterne condividendo i loro programmi annuali e quindi dando loro le stesse opportunità dei commercianti residenti”.
Ma non solo: “Perché prima di mettere insieme questo regolamento non sono stati interpellati i commercianti e le associazioni?”.
Nonostante non siano d’accordo, i commercianti borghettini diranno “Obbedisco”: “Pur non condividendola affatto, dovremo sottostare nostro malgrado a tale decisione. Ma ciò non vuol dire che non faremo altri passi per la tutela di commercianti, residenti e per la nostra cittadina”.