Albenga. Venti minuti Borghetti, quaranta minuti Oliveri. Due incontri in meno di una settimana per il coadiutore e il titolare della Diocesi di Albenga. Nessun commento a margine dei colloqui che i due presuli hanno avuto col Santo Padre, ma è chiaro che qualcosa si sta muovendo a poco più di un anno dall’arrivo di Borghetti ad Albenga. Di certo è stato fatto un bilancio della sua missione episcopale ad Albenga, tra alti e bassi. Che cosa accadrà allora ad Albenga nessuno lo sa ufficialmente.
Tanti gli scenari possibili. Un’ipotesi è quella che Oliveri possa lasciare il posto per andare in pensione, addirittura con un addio in cattedrale domenica prossima. Guglielmo Borghetti, forte della bolla papale che gli era stata consegnata lo scorso anno, tira dritto e con lui anche i più stretti collaboratori. Addirittura ha allargato gli incontri con i fedeli e sacerdoti su Imperia e non solo nel suo ufficio in Curia ad Albenga. “Più vicini alla gente per comprendere le loro esigenze e cercare di trovare soluzioni”, ha detto in più circostanze il vescovo di Avenza.
Per Oliveri, andato ieri in Vaticano, potrebbe esserci ancora qualche margine d’azione. Il Santo Padre Francesco, nell’ordine, ha ricevuto in udienza: Le Loro Maestà il Re Willem-Alexander e la Regina Máxima dei Paesi Bassi, e Seguito;- Em.mo Card. Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi; S.E. Mons. Mario Oliveri, Vescovo di Albenga-Imperia; la delegazione della “Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships”. Il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi.
E Ouellet sarebbe arrivato nella sala colloqui di Papa Francesco portando con sé un voluminoso dossier riguardante il quarto di secolo di episcopato di Mario Oliveri nella Diocesi di Albenga.