Violenza sessuale

Albenga, palpeggia una studentessa: individuato e arrestato dai carabinieri

L'episodio si è verificato martedì scorso in via Lengueglia, in manette un indiano di 32 anni

arresto indiano

Albenga. È successo tutto in pochi secondi. Il tragitto a piedi verso la scuola, per affrontare una nuova giornata di studio e il solito percorso tra la propria abitazione e il liceo dove frequenta l’ultimo anno.

Brutta disavventura per una giovane studentessa diciassettenne, che martedì mattina, verso le 9.00 mentre si trovava in via Lengueglia, all’angolo con via Episcopio, nei vicoli del centro storico ingauno è stata avvicinata da un cittadino indiano B.S., disoccupato, clandestino e senza fissa dimora.

L’uomo l’ha afferrata e ha iniziato a palpeggiarle seno. Non contento le baciava il collo per soddisfare la sua libido. La giovane, dopo lo spavento iniziale, non si è persa d’animo e ha iniziato a urlare cercando di richiamare come poteva l’attenzione di qualche passante. La reazione della studentessa ha messo in fuga l’indiano.

In pochi attimi il soggetto si è rapidamente dileguato. Piena di paura e ancora tremante la ragazza ha così potuto prendere fuori il cellulare dalla tasca e chiamare il padre ed il “112” mentre, ancora scossa, ha atteso la pattuglia dei carabinieri: i militari, dopo aver ascoltato il suo racconto, sono partiti alla ricerca dell’aggressore.

Dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza i carabinieri sono riusciti a monitorare i movimenti dell’uomo. La qualità dei fotogrammi ad alta definizione è riuscita a delinearne con efficacia gli indumenti indossati e i caratteri somatici del sospettato. In seguito, un lavoro info-investigativo tra carabinieri e commercianti ha fatto il resto.

Così ieri notte, quando presso la farmacia di via delle Medaglie d’Oro, sotto l’occhio vigile delle telecamere ad alta definizione, è stato notato l’ingresso del “ricercato”. In pochi minuti sono piombati i carabinieri che hanno fermato l’uomo e lo hanno portato in caserma per l’individuazione da parte della vittima. Dietro uno specchio, con un confronto all’americana mediante riconoscimento tra individui della stessa nazionalità, la ragazza non ha avuto un momento di esitazione e senza ombra di dubbio ha riconosciuto nella persona fermato il suo aguzzino.

L’indiano si trova adesso rinchiuso nel carcere di Genova Pontedecimo in attesa dell’interrogatorio di garanzia che è stato fissato per domani mattina davanti al gip Francesco Meloni.

L’episodio rappresenta un esempio concreto di “sicurezza partecipata” che costituisce uno dei fattori di maggior successo nelle indagini. Lo spirito di collaborazione tra istituzioni e commercianti risulta, ancora una volta, estremamente efficace nella risoluzione dei piccoli e grandi problemi di una comunità.

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