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Uova di Pasqua solidali per aiutare gli animali: l’iniziativa di Enpa Savona

L'associazione animalista lancia anche un appello per evitare la carne d'agnello nel menu pasquale

Enpa uova pasqua

Savona. Uova di Pasqua solidali domani, dalle 9 alle 19, a Savona in via Paleocapa (angolo Corso Italia) offerte dai volontari della Protezione Animali. Sono uova artigianali di pasticceri locali il cui ricavato verrà utilizzato per pagare parcelle veterinarie, medicinali e mangimi per i gatti di cortile e per gli animali selvatici, feriti, malati e in difficoltà che Enpa raccoglie e cura.

Le uova solidali, ad offerta minima, sono disponibili anche presso la sede Enpa di via Cavour 48 r a Savona, dal lunedì al sabato, con orario 10-12 e 17-19.

“Il periodo pasquale è un momento ancora più funesto per il mondo animale, in cui vengono macellati circa 2 milioni di animali, tra cui 700.000 agnelli. L’Enpa suggerisce invece alternative vegetariane con prodotti a Km 0 di origine ligure, soprattutto a coloro che non hanno mai provato a informarsi sulle condizioni degli animali negli allevamenti e sulle modalità di trasporto e macellazione. Salvare anche un solo animale ‘da carne’ senza partecipare alla comune indifferenza riporta la celebrazione al suo giusto valore religioso di spiritualità, contro un’usanza pagana da cui Enpa ha chiesto a Papa Francesco di prendere definitivamente le distanze” scrivono dall’associazione animalista.

“In questa strage che passa ogni anno sotto silenzio, il consumatore non ha la percezione di quanto sta dietro alla confezione di bracioline o di costolette di agnello o capretto che si appresta a comperare per festeggiare la Pasqua. Ignora, o finge di ignorare, che milioni di cuccioli vengono strappati alle loro madri e poi uccisi, non prima di aver passato ore e ore stipati e terrorizzati nei camion, sottoposti a viaggi estenuanti, ammassati gli uni agli altri, senza la possibilità di bere o mangiare, sempre in piedi. Se un animale cade, difficilmente riesce a rialzarsi, venendo così calpestato e subendo dolorose fratture. E alla fine arriva la macellazione: i più fortunati – si fa per dire – dopo preventivo stordimento (la cui efficacia dipende comunque dalla competenza, dal tempo a disposizione e dalla strumentazione utilizzata dagli addetti). Altri, quelli uccisi secondo il rito ebraico o islamico, muoiono lentamente, dissanguati, senza stordimento” proseguono dall’Enpa.

“E’ facile allontanare il pensiero dalla sofferenza della vita degli animali negli allevamenti intensivi, dal viaggio verso la morte e, infine, dalla loro uccisione. Chi commercia la carne promuove immagini di animali vivi che pascolano felici o della loro tenera carne come ‘prodotto’, da infilzare con la forchetta. Ma se ciascuno di noi dovesse assistere personalmente all’abbattimento degli animali che mangia, sicuramente molti non toccherebbero più la carne. Oggi in Italia ci sono circa 6 milioni di vegetariani e il numero è in costante aumento. Sempre più persone si stanno avvicinando a questo tipo di alimentazione, non solo per motivi etici e spirito animalista, ma anche per rispetto dell’ambiente o per motivi salutistici. Diamo allora voce alla strage silenziosa: festeggiamo la Pasqua in modo diverso senza avere sulla coscienza il sacrificio di un animale innocente. Perché, come disse il Mahatma Gandhi, ‘La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano: più una creatura è impotente, più diritto ha alla protezione dalla crudeltà degli uomini’” concludono dalla Protezione Animali Savonese.

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