Laigueglia. Il Settore Ambiente della Regione Liguria ha autorizzato i lavori di consolidamento delle spiagge a ponente del litorale di Laigueglia, a ridosso del promontorio di Capo Mele. Il progetto era stato presentato agli uffici regionali, oltre che al Comune di Laigueglia, nel novembre dello scorso anno dai titolari dei bagni Capo Mele, Marinella e Arcobaleno per l’iter di verifica screening ambientale, che si è concluso nei giorni scorsi escludendo la necessità di sottoporre l’iniziativa a procedura di VIA (Valutazione di impatto ambientale).
Nell’ultimo trentennio il litorale di Laigueglia ha subito una diminuzione dell’ampiezza dell’arenile e un aumento della sua granulometria. Un fenomeno dovuto alla disposizione di quel tratto di costa rispetto ai piani d’onda, che comporta lo spostamento delle sabbie in una sola direzione, verso levante, unito alla assoluta scarsità degli apporti solidi da parte dei corsi d’acqua che insistono sul litorale in quella zona. Nel 1999 era stato stilato un Protocollo d’intesa tra i comuni di Alassio, Laigueglia e la Regione Liguria, per la difesa e il ripascimento delle spiagge comprese tra Capo Mele e Vadino d’Albenga, che prevedeva sia la modifica delle opere fisse preesistenti (ovvero i pennelli) sia importanti azioni di ripascimento delle spiagge.
Si decìse allora di procedere per fasi successive, iniziando i ripascimenti dalla zona a sud ovest del “molo centrale” prevedendo inoltre il prolungamento di 10 m di tutti i pennelli esistenti e la realizzazione di setti sommersi in testa ai pennelli, costituiti da tubi in polipropilene. Per motivi finanziari il progetto si è interrotto dopo gli anni 2004/2005. Conseguentemente le azioni di contrasto dell’erosione sono procedute a opera dei privati, in corrispondenza dei tratti corrispondenti alle concessioni balneari. In particolare sono state attuate tradizionali sorbonature unite ad apporto esterno. Ma i risultati sono stati deludenti.
L’iniziativa in corso propone interventi idonei alla salvaguardia di un tratto di litorale di circa 400 metri. Il progetto prevede il ripascimento delle spiagge di pertinenza, la modifica di alcune delle opere fisse (pennelli) realizzandone il prolungamento per circa 10 metri e la realizzazione di setti sommersi costituiti da tubi in polipropilene posizionati in testa ai pennelli stessi. E’ previsto il prolungamento delle tubazioni di scarico delle acque bianche urbane e il rinforzo della scogliera in difesa dei 60 metri di passeggiata di ponente.
Il Settore Ambiente della Regione ha verificato che l’intervento di consolidamento delle spiagge di competenza delle concessioni balneari non comporterà impatti significativi e negativi sull’ambiente e sul paesaggio, concludendo che “non è necessario sottoporre il progetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale” a condizione che vengano rispettate alcune prescrizioni: il materiale per il ripascimento dovrà essere preventivamente caratterizzato e sottoposto a preventivo parere dell’Arpal e dovrà essere posta “una particolare cura” nella scelta dei materiali , sia per il prolungamento dei pennelli, sia per il ripascimento delle spiagge.