Albenga. E’ stato interrogato questa mattina dal gip Francesco Meloni il sessantenne marocchino, Said Es Saadani, finito in manette con l’accusa di aver aiutato l’algerino Mouhamed Alì Kassraoui, detto “Tyson”, a sequestrare il cittadino ecuadoriano recluso nell’ex convento di San Fedele.
L’uomo, di fatto, non ha risposto alle domande del giudice, ma ha confermato tutte le dichiarazioni che aveva rilasciato nei giorni scorsi davanti al pm Chiara Venturi. Per il momento Saadani resta in carcere in attesa che il gip sciolga la riserva sulla misura cautelare.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, Saadani doveva tenere sotto controllo l’ostaggio nell’ex convento di San Fedele mentre la “mente” del sequestro, Tyson, era assente per comprare da mangiare.