Provincia. “Un ringraziamento ufficiale della Protezione Animali savonese agli Uomini della Guardia Costiera per l’opera infaticabile di difesa del mare e delle sue creature condotta giornalmente, in quasi totale assenza se non ostilità delle ‘altre’ istituzioni”. Le congratulazioni dell’ENPA arrivano dopo la scoperta ed il sanzionamento della pesca abusiva di 15 chilogrammi di “bianchetti” ad Andora, a carico di due pescatori, un professionista ed un dilettante.
“Il 96% delle zone di pesca del mar Mediterraneo è vuoto, ovvero non ci sono quasi più pesci – spiega l’Enpa – perché, lo dicono tutti i maggiori istituti scientifici e ricercatori del settore, la pesca è ormai fuori controllo. Il mare è diventato da tempo un’immensa trappola per ogni forma di vita marina: pescherecci oceanici d’altura in mare aperto, imbarcazioni costiere con sofisticate attrezzature, con reti e parangali chilometrici e strascichi micidiali ma anche eserciti di “ricreativi” lungo la costa e a terra non solo con canna e fucile sub; e poi migliaia di reti perdute o abbandonate postate sul fondo che continueranno ad uccidere inutilmente per centinaia di anni; in questo infermo d’acqua non ci si può stupire che un povero ed innocuo squalo volpe avventuratosi lungo la costa varazzina sia inevitabilmente morto in una rete”.
“Eppure – denunciano gli animalisti – i pescatori professionisti chiedono di poter pescare sempre di più, mentre i dilettanti, oltre 700.000 in Italia, continuano ad usare attrezzi professionali come nasse e parangali e catturare fino a cinque chili di animali al giorno e alcuni a venderli sotto banco, senza che nessuno politico voglia fermarli o ridurne l’attività. E nell’ottavo salone della pesca sportiva tenutosi recentemente a Roma s’è parlato ancora di migliore tecnologia per pescare sempre di più, presentando nuove modalità di pesca, tra cui quella alla ‘traina col vivo’, dove si trascina un povero pesce vivo impalato per attirarne altri più grossi, come gli ormai pochissimi e sensibilissimi pescispada, vittime di tristi Hemingway di casa nostra”.