Nuovo corso

Santa Corona, il grido di allarme dell’AVO: “Mancano volontari, nuovi iscritti crollati del 60%”

Le ragioni sono molteplici: "I giovani non trovano lavoro, gli anziani vanno in pensione sempre più tardi..."

Pietra Ligure. E’ allarme volontari al Santa Corona di Pietra. Gli anziani vanno in pensione sempre più tardi, i giovani non trovano lavoro: e così a farne le spese è il mondo del volontariato, per il quale il “ricambio” fisiologico di persone è sempre più complicato.

A spiegarlo sono Antonietta Rembado ed Enrico Tassara, rispettivamente presidente e tesoriere dell’Associazione Volontari Ospedalieri “Riviera delle Palme” che si occupa di assistere i pazienti dal punto di vista umanitario in alcuni reparti del Santa Corona e nelle tre residenze protette della zona (il Ramella di Loano, il Santo Spirito di Pietra e il Ruffini di Finale).

Uno dei problemi più gravi, dicono, è la mancanza di volontari ospedalieri, che penalizza l’assistenza ai pazienti: “Questa crisi del volontariato ospedaliero è un po’ generale – spiega Rembado – il problema grosso è la mancanza di ricambio: quando si allontanano i vecchi volontari è veramente molto difficile reperire nuove forze. I motivi possono essere vari, uno può essere l’età pensionabile spostata ai 75 anni: prima avevamo persone che iniziavano a fare volontariato a 50…”.

avo santa corona volontari pietra

“Ovvio che cambiando la società è più difficile riuscire ad avere volontari, che ad un’età più avanzata hanno chiaramente delle difficoltà dal punto di vista personale diverse da quelle che uno può avere sui 50-55 anni – conferma Tassara – Va considerata poi anche la mancanza dei giovani: una volta quelli che magari avevano la sicurezza di un lavoro fisso davano qualche ora di disponibilità, invece adesso sono sempre in difficoltà nel trovare un lavoro che dia loro l’indipendenza economica e di conseguenza hanno difficoltà ad inserirsi in un qualsiasi volontariato”.

“Parliamo di un declino negli ultimi 4-5 anni – constatano Rembado e Tassara – arrivavamo a 140 volontari, oggi siamo scesi molto, circa del 20%. E anche nei nuovi corsi che facciamo annualmente per l’inserimento di nuovi volontari notiamo un calo di almeno un 50-60% di iscritti: due anni fa erano 50, siamo scesi a 20-25. La cosa più grave però è la difficoltà nel garantire la continuità del servizio: molti arrivano al colloquio che noi facciamo dopo il corso, vengono accompagnati da un tutor, provano per un mese e poi abbandonano. Certo non è un volontariato semplice, è un volontariato in cui si richiede una presenza attiva e del tutto gratuita di due ore settimanali. Non è per tutti”.

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Ora ad aprile arriva il nuovo corso, il 27esimo: “Confidiamo sia utile, perché il 26esimo non ci aveva portato grossi risultati. Lo stiamo pubblicizzando molto perché è comunque interessante, è un corso di cultura generale nell’ambito dell’assistenza e delle diverse malattie, gratuito e aperto a tutti”. Partirà il 5 aprile nella sala congressi dell’ospedale Santa Corona, dalle 17 alle 19, e si protrarrà per 7 appuntamenti fino al 20 aprile.

Prima, però, appuntamento il 31 marzo alle 15.30 alla residenza Ramella di Loano per l’inaugurazione di una piccola palestra riabilitativa per gli anziani che, con l’attrezzatura acquisita grazie ai fondi del 5×1000, potranno fare ginnastica insieme alla fisioterapista.

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