Che flop

Renato Giusto (Smi): “La ricetta elettronica? Ha creato solo disagi”

I medici savonesi continuano ad utilizzare i vecchi ricettari, parte lenta la novità della prescrizione digitale

ricetta elettronica

Savona. Da martedì 1 marzo scorso tutti potevano andare in farmacia senza ricetta. Dall’inizio del mese è entrata in vigore la ricetta nazionale elettronica con il medico di famiglia impegnato a prescrivere un farmaco rimborsabile sul computer o tablet consegnando al paziente un tagliandino. Ma qualcosa nel meccanismo non ha funzionato.

A quindici giorni dall’entrata in vigore i medici alzano già bandiera bianca. “Un disastro – sottolinea senza mezzi termini il dottor Renato Giusto, presidente regionale dello Smi, il sindaco dei medici italiani – Ci sono medici in tutta la regione che continuano a stampare le ricette rosse e non solo quelle bianche perché alcuni farmaci non vengono riconosciuti dal sistema. Un esempio? Il Clexane che è un anticoagulante se viene scritto elettronicamente dopo pochi istanti mette in crisi il medico: Il farmaco viene escluso per la dematerializzazione in quanto in distribuzione per conto della regione”.  Soluzione? Prendere la classica ricetta rossa e prescrivere la medicina al paziente con una bella perdita di tempo”.

Per andare a regime dunque saranno necessari sicuramente alcuni mesi. Nel frattempo l’assessore regionale Sonia Viale ha chiesto al Governo di sospendere il meccanismo “perché in effetti le criticità sono moltissime”. La smaterializzazione delle ricette è positiva sia per gli utenti che per i medici, purtroppo si scontra anche con i limiti di una rete del tutto inadeguata. Oltre al problema della privacy che in rete è più difficile da tutelare, esiste quello della copertura. Alcune zone dell’entroterra ligure sono carenti. Ma è anche vero che chi non compilerà le ricette su base elettronica, pur disponendo del collegamento, potrà essere sanzionato.

“In Liguria – dice Giusto –  siamo lontani da questi parametri visto che, al momento, i medici della regione trasmettono elettronicamente molto meno della metà delle ricette, a fronte di una media nazionale del 62 per cento”.

C’è poi il problema della prescrizione degli esami. Nel Savonese è stato introdotto un sistema elettronico. “Molti medici  prescrivono gli esami che i pazienti poi devono pagare. Chi non ha fatto ricorso a questo sistema, e sono molti, gli esami prescritti sono ancora gratuiti. Tutto questo perché la normativa Lorenzin deve essere sicuramente migliorata e oggi genera solo problemi e disservizi”.

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