Merito

Primarie Pd, Di Tullio a Battaglia: “Nessun attuale assessore in lista? Devono decidere i cittadini”

Ieri la Battaglia aveva annunciato: "Se vincerò le primarie chiederò al partito di non ricandidare nessuno degli attuali assessori"

Livio Di Tullio

Savona. “Nessuno degli attuali amministratori deve ricandidarsi? Sono i cittadini che devono decidere chi merita di essere assessore”. Così Livio Di Tullio replica a Cristina Battaglia, sua rivale alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco di Savona, a proposito del tema del “rinnovamento” nel Partito Democratico.

Ieri la dirigente regionale aveva ribadito la sua intenzione di cambiare pagina: “Il tema del rinnovamento dei ruoli amministrativi per il Partito Democratico è un fondamento richiamato anche dalla Statuto. Per quanto mi riguarda è necessaria una presa di posizione chiara su questo tema ricordando che il limite dei due mandati è un punto politico che prescinde da chi vincerà le primarie”.

“Io l’ho detto chiaramente, autonomamente e senza aspettare che qualcuno mi dettasse la linea – aveva aggiunto Battaglia – Se vincerò le primarie del 3 di aprile chiederò al mio partito di non ricandidare nessuno degli attuali assessori. Dopo 10 anni di amministrazione si chiude una pagina e se ne apre una nuova. Non rinnegando nulla di ciò che di buono è stato fatto, ma ascoltando l’esigenza dei cittadini di portare a Palazzo Sisto una ventata di novità”.

Livio Di Tullio non condivide affatto questa presa di posizione così netta e per spiegare il proprio punto di vista “sfrutta” l’esempio di due suoi colleghi assessori, cioè Isabella Sorgini (che ha la delega a scuole e servizi sociali) ed Elisa Di Padova (cultura e giovani).

Sorgini Di Padova

“Isabella Sorgini ed Elisa Di Padova lavorano molto e sono molto stimate – fa notare il vice sindaco di Savona – Secondo Cristina Battaglia devono essere allontanate dalla prossima lista del Pd, come tutti gli assessori della giunta uscente. Secondo noi devono essere icCittadini a decidere chi deve fare l’assessore attraverso il voto di preferenza”.

E poi, lanciando la “stoccata”, aggiunge: “Forse una persona che viene da Genova, che non sa nulla di Savona e che si circonda di vecchi amministratori sempre pronti ad occupare nuove poltrone, dovrebbe, per essere credibile, chiedere a queste persone di farsi da parte (come noi abbiamo proposto) e poi lasciare ai cittadini la possibilità di decidere da chi vogliono essere governati”.

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