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Piaggio Aerospace, fumata grigia dal vertice al Mise: “Nessuna certezza sul futuro” fotogallery video

Governo e Regione confermano finanziamenti a sostegno dell'azienda, ma dall'azionista nessuna risposta su budget 2016

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Villanova d’Albenga. Fumata grigia dal vertice al Mise sulla crisi della Piaggio Aerospace che era stato rimandato dallo scorso 9 marzo. Qualche segnale positivo dal governo sul fronte dei 9,2 mil di euro su la legge 237 e 5,6 mil di euro su legge 808, risorse che serviranno all’azienda per pagare le retribuzioni di marzo e aprile ma che non risolvono i problemi finanziari e di liquidità.

Per Alessandro Vella leader Fim della Liguria: “Qualche risposta positiva dal governo sul fronte dei finanziamenti messi a disposizione dell’azienda e apprezziamo l’impegno della Regione sul fondo di ricerca e sviluppo da 3 mln di euro, tuttavia la situazione di incertezza rimane”.

“Resta – comunque per Vella – una forte preoccupazione sulla decisione di proseguire l’utilizzo della cassa integrazione per 200 lavoratori e soprattutto ancora ad oggi, l’azienda non è in grado di dirci quali le decisioni dell’azionista su budget 2016 e futuro industriale e occupazionale”.

“Per quanto riguarda Finmeccanica ci è stato comunicato che è stato avviato un confronto e vedremo i risultati. Come Fim ribadiamo che l’accordo del 2014 deve essere rispettato nella sua totalità”.

“L’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo economico ha aggiunto ulteriori nubi sulla vicenda Piaggio invece di dare schiarite. Nonostante la notizia positiva di uno sblocco di 9 milioni di euro di crediti dovuti dal Governo alla Piaggio per la Legge 237, che danno un piccolo respiro all’azienda, in aggiunta ai 3 milioni di euro che la Regione ha confermato di essere pronta ad erogare, la Piaggio mantiene un problema cronico di liquidità che non vede per ora una risoluzione”. dichiara Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova.

“L’ing. Logli ci ha comunicato che c’è una discussione continua tra Governo e azionista di maggioranza Mubadala ma ancora non è chiara la natura della stessa, se non la richiesta di sbloccare in anticipo altri fondi legati ai finanziamenti della Legge 808. Francamente ci sembra poco per dare una prospettiva di solidità alla Piaggio. L’unica novità è l’ufficializzazione di una trattativa con Finmeccanica per l’entrata nel pacchetto azionario, con il chiarimento da parte del Governo che non è interesse dell’azienda prendere quote di minoranza e fare un’operazione meramente finanziaria ma che l’unica prospettiva è un’operazione industriale strategica sia per Finmeccanica che per il Governo italiano”.

“La Uilm ha ribadito la propria preoccupazione per il futuro dell’azienda, richiamando alla massima responsabilità il management e il Governo nelle sue più alte Istituzioni. Chiediamo che il Presidente del Consiglio intervenga in prima persona per mantenere in piedi un’azienda da lui stesso definita strategica quando venne a inaugurare lo stabilimento di Villanova d’Albenga e attendiamo che dalle parole arrivino i fatti, soprattutto quando le cose diventano complicate come oggi perché è in queste situazioni che si vede la credibilità dei politici, così come attendiamo un segnale altrettanto importante anche dall’azionista. Se Finmeccanica ha intenzione di entrare per riproporre ricette nefaste, già viste in altre realtà del gruppo, noi ci opporremo con forza” conclude.

La Fiom Cgil ha rimarcato la delusione su quanto affermato dall’azienda durante la riunione ed ha chiesto al Ministero di verificare quanto deliberato nel bilancio 2014 che contiene elementi diversi da quanto concordato in sede di accordo ministeriale (la stessa consegna delle aree è un atto diverso da quanto concordato). Il Ministero ha confermato che la discussione avviata tra Finmeccanica e Piaggio avrà tempi lunghi ed esiti indefiniti. La Fiom Cgil esprime la propria insoddisfazione per una riunione che doveva dare maggiore visibilità rispetto alla prospettiva occupazionale e produttiva ed invece continua a lasciare i lavoratori nell’indecisione a partire da quelli in cassa integrazione.

“Il rappresentante del ministero ha invitato l’azienda a proseguire in sede aziendale il confronto sulla cassa integrazione che l’azienda vuole mantenere nei numeri attuali, ma sulla quale è stato chiesto una rimodulazione.  Ha ribadito che il budget 2016 deve essere affrontato senza ricorso agli ammortizzatori sociali e che dopo l’intervento del Governo anche l’azionista deve fare la sua parte. Se continua la cassa integrazione si avranno problemi anche sui nuovi prodotti” afferma la Fiom savonese.

“Abbiamo sollecitato spiegazioni su nuovi scenari possibili con il coinvolgimento più diretto del partner industriale Finmeccanica. Il ministero ha affermato che il confronto non è semplice però è avviato. L’interesse è che ci sia un accordo che salvaguardi Piaggio con una soluzione industriale che faccia anche interesse del Paese”.

“Naturalmente per curare gli interessi dei lavoratori sarà necessario mettere in evidenza ricchezza professionale e valore dei prodotti interamente progettati, industrializzati, costruiti e sperimentati in Piaggio. Sarà indispensabile proseguire il coinvolgimento del territorio con un incontro con i parlamentari per monitorare l’evoluzione delle trattative in corso in modo che non penalizzino l’investimento effettuato sul territorio ligure”.

“Abbiamo percepito comunità d’intenti da parte di tutte le forze politiche. I temi del lavoro uniscono senza se e senza ma. L’intervento del governo è stato tempestivo e l’incontro di oggi fondamentale per dare spazio alle giuste ed oneste istanze dei lavoratori”.

“Per giovedì è stato fissato un incontro tra azienda ed Rsu sindacale, come concordato al ministero, ed assemblee nella giornata di venerdì. Subito dopo indispensabile la chiamata ai parlamentari, già molto attenti alla vicenda, in modo che si facciano carico e difendano l’eccellenza tecnologica contenuta in Liguria”.

Prossimo incontro al Mise il 22 aprile, alle ore 11:00. In quella data le organizzazioni sindacale auspicano soluzioni certe sul futuro della Piaggio Aerospace e sul destino di tanti lavoratori del territorio savonese.

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