L'intervento

Piaggio Aero, il Premier Renzi incontra gli azionisti

Balestra: "Sindaci compatti, assordante il silenzio dell'aeroporto Panero"

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Villanova d’Albenga. Sono ormai abbastanza delineate le intenzioni di Mubadala che controlla Piaggio Aerospace di procedere verso uno spacchettamento societario riconfigurando e ridimensionando quindi il piano industriale dell’azienda che da un anno e mezzo ha la propria sede a Villanova.

Nel documento elaborato e sottoscritto dai 25 sindaci da presentare al premier Renzi che domani incontrerà i colossi degli Emirati chiedono un intervento deciso del Governo per cercare di salvare azienda e posti di lavoro. “Intervento che deve essere teso a considerare con attenzione e collaborare alla pronta risoluzione delle problematiche occupazionali e di sviluppo industriale che affliggono l’Azienda in questo momento storico, aggravate dalla lamentata crisi di liquidità finanziaria”, scrivono i sindaci che oggi invieranno il documento anche al ministro della Difesa e dell’Industria.

Nei dettagli “si richiede al Governo di vigilare sull’attuazione delle condizioni concordate tra le parti e trasfuse nel Verbale di Accordo sottoscritto presso il M.I.S.E. il 10/06/2014, sia per quanto attiene ai due siti industriali di Villanova d’Albenga e Genova – Sestri, sia per quanto riguarda le operazioni di esternalizzazione delle attività compiute mediante la società Laerh, dislocata nel vicino stabilimento di Albenga”.

Una condivisione d’intenti che come obiettivo principale “quello di garantire la continuità industriale ed evitare di incorrere in interruzioni di lavorazioni che provocherebbero ingenti danni e difficoltà nella ripartenza delle attività”

I sindaci richiamano poi l’azienda al rispetto degli impegni assunti per la salvaguardia dei progetti di sviluppo attualmente in corso, attraverso il completo utilizzo delle nuove tecnologie e la messa a frutto dei notevoli investimenti effettuati nello stabilimento di Villanova d’Albenga, al fine di raggiungere gli auspicati livelli di efficienza prefissati nel Piano Industriale. Inoltre viene sollecitata l’azienda ad attuare il completamento dell’esternalizzazione delle attività produttive previste dal Piano Industriale con l’utilizzo ottimale delle tecnologie e delle risorse trasferite dagli stabilimenti Piaggio alla soc. Laerh, anche al fine di consentire un subitaneo reimpiego dei lavoratori Piaggio in attesa di ricollocazione. Chiesto anche  l’impegno del Governo all’effettuazione di un monitoraggio costante sulle attività assunte e le strategie elaborate da Piaggio Aero Space in quanto azienda “sensibile”, percipiente fondi di cui alla legge 808/1985 (Sviluppo industrie operanti nel settore aerospaziale), esercitando quei poteri attribuiti all’esecutivo dal D.L. 21/2012 (“Golden share”) a tutela degli interessi legittimi, essenziali e strategici del Paese. E non manca poi da parte dei sindaci la solidarietà ai lavoratori ed alle loro famiglie, condividendone le preoccupazioni e ravvisando come assolutamente indispensabile un intervento a sostegno dei livelli occupazionali anche alla luce del recente ricorso ai provvedimenti di messa in cassa integrazione di circa 200 nuove unità di personale e dell’annosa fragilità produttiva dei territori, già provati dalla crisi di altri settori strategici per il comparto.

In attesa di una convocazione di un consiglio comunale congiunto a sostegno della Piaggio si cerca di capire anche come il mondo esterno alle amministrazioni risponderà alla crisi della Piaggio. Primo tra tutti l’aeroporto di Villanova.  “Il silenzio su questa vicenda da parte di una infrastruttura che vive e lavora accanto alla Piaggio da poco privatizzata  – dice il sindaco di Villanova Pietro Balestra – ci lascia a bocca aperta proprio perché si tratta di una infrastruttura vicina alla Piaggio. E anche sullo stesso aeroporto Panero – anticipa il sindaco villanovese – faremo un ragionamento insieme agli altri sindaci del territorio per capire le reali intenzioni dell’Ava amministrata da Alessandro Pasqualini”.

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