Loano. “Gli asfalti realizzati negli ultimi mesi non bastano a colmare le lacune di un’amministrazione che ha realizzato ben poco di quanto promesso agli elettori. Loano ha bisogno di uomini nuovi. Questi hanno già dato”.
E’ questo il severo giudizio dei consiglieri della lista civica di minoranza “è Tempo” Dino Sandre, Elisabetta Garassini e Lorenzo Gotti nei confronti della maggioranza di Luigi Pignocca, che nelle prossime settimane concluderà il suo primo mandato da sindaco.
A innescare le critiche, in questo caso, sono i cosiddetti “asfalti elettorali”, cioè gli interventi di manutenzione del manto stradale che (secondo più maliziosi) vengono messi volutamente in atto a ridosso delle consultazioni per cercare di conquistare qualche voto in più.

Secondo Sandre, Garassini e Gotti questi lavori potevano essere realizzati molto prima: “Questi ultimi mesi – confermano i consiglieri di minoranza – hanno visto Loano interessata da una serie di interventi di manutenzione e re-styling in attesa e necessari da tanto, troppo tempo. Sembrerebbe che Pignocca si sia svegliato dal torpore che ha caratterizzato tutto il suo mandato. Mandato ereditato da Vaccarezza, il quale ha già pontificato quanto bene abbia fatto questa amministrazione”.
“Ma le parole dell’ex sindaco e le tardive asfaltature non sono sufficienti a colmare le aspettative dei loanesi e di un mandato dove ben poco è stato fatto”.

Il programma elettorale di Pignocca, infatti, aveva tra i suoi punti forti proprio alcuni rilevantissimi interventi urbanistici: “Il mandato di Pignocca era basato sulla realizzazione di opere pubbliche importanti e sulla stesura del nuovo Piano Urbanistico Comunale che, insieme, dovevano essere il volano per il rilancio e la riqualificazione di Loano. Dopo cinque anni, di questo, nulla è stato fatto. Quello che doveva essere il governo del fare si è dimostrato un governo del non fare”.
“A partire dall’opera pubblica più importante del programma, il centro culturale polivalente (il famoso teatro) e la riqualificazione dell’area di via delle Caselle. Cavalcata prima, durante e dopo la campagna elettorale, come l’opera punta di diamante del programma Pignocca per il rilancio turistico-culturale-sociale della città, è stata accantonata”.

Secondo i consiglieri di “è Tempo”, però, il vero tallone d’Achille è stato ed è ancora la mancata attuazione del Puc: “Il nuovo Piano Urbanistico Comunale, definito fondamentale ed indispensabile per ridisegnare la Loano dei prossimi decenni e in gestazione già nella amministrazione Vaccarezza, era stato dichiarato pronto ma è rimasto chiuso in un cassetto per cinque anni e si è rivelato un clamoroso inedito”.
Ma c’è altro: “Nel contempo, non si è riusciti a dotare la città di un servizio di raccolta rifiuti moderno, economico, all’altezza delle normative europee e nazionali. Già nel 2009 la coppia Vaccarezza-Pignocca con l’affido alla Servizi Ambientali Spa annunciava l’inizio di un nuovo corso per il servizio della nettezza urbana. A distanza di otto anni i fatti hanno dimostrato il contrario. La città è ancora al punto di partenza”.

Tutte queste “lacune” non qualificano positivamente l’operato dell’amministrazione Pignocca: “Concretezza, efficienza e determinazione dovevano essere alla base dell’azione amministrativa targata Pignocca. L’indecisione sulla realizzazione di un’area crematoria, lo scioglimento dell’appena costituita ‘Unione dei Comuni delle Palme e degli Ulivi’, i tempi per il ripristino della nicchia di San Sebastiano e dell’omonimo ponte, sono alcuni esempi di come ha agito questa amministrazione”.
“Si potrebbe continuare ancora, elencando le tante cose promesse non fatte (pavimentazione del tratto di levante di corso Roma, la passeggiata di ponente, i carrugetti orbi, la bretella dei Meceti, le Olivette, la cura dei parchi e del verde pubblico, della Loano sopra l’Aurelia, delle strutture scolastiche e socio-sanitarie, della sicurezza, del sociale, della cultura) ma non è necessario”.

Ora, a distanza di cinque anni dall’elezione della prima amministrazione Pignocca, c’è bisogno di un cambiamento: ““I loanesi hanno visto e vissuto i chiassosi annunci, le promesse mancate, le opere cestinate, il silenzio che ne è seguito – dicono Sandre, Garassini e Gotti – Tutto questo con ingenti sprechi di risorse umane ed economiche, mentre Loano attende e rimane a galla grazie a scelte fatte da passate amministrazioni ed all’impegno di tanti cittadini. A fine corsa di questo mandato una cosa è certa: Loano ha bisogno di uomini nuovi. Questi hanno già dato”.