Loano. La vice presidente della Provincia Giulia Tassara, il medico ed ex assessore Giacomo Vigliercio o l’avvocato Beppe Rembado. Sarà uno di questi il candidato sindaco del Pd alle elezioni amministrative di Loano della prossima primavera.
In questi giorni il direttivo locale del Partito Democratico sta definendo sia la composizione della lista che il nome del capogruppo aspirante primo cittadino della città dei Doria.
Secondo quanto riferiscono i “ben informati”, la lista Pd dovrebbe essere l’unica tra le almeno tre liste già dichiarate a presentarsi con un simbolo politico. La lista civica, infatti, sarà composta in parte da membri dell’attuale lista di minoranza di “è Tempo” e in parte da indipendenti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle (che comunque si presenteranno senza il simbolo del partito di Grillo) e avrà un simbolo proprio.
Allo stesso modo, a lista di Forza Italia e Lega Nord in appoggio al sindaco uscente Luigi Pignocca potrebbe presentarsi sotto forma di lista civica, seppure dai connotati e colori dichiarati.
La lista del Pd, invece, si presenterà con il suo simbolo e sarà composta in toto da tesserati. E proprio tra questi sarà scelto anche il candidato sindaco. I tre nomi più gettonati, come detto, sono quelli di Tassara, Vigliercio e Rembado.

Nonostante la giovane età (ha appena compiuto 35 anni), Giulia Tassara può vantare un curriculum politico di tutto rispetto: due mandati da consigliere comunale a Loano e l’incarico di vice presidente della Provincia di Savona, ottenuto circa un anno e mezzo fa con un altissimo numero di preferenze. Già segretaria di circolo a Loano nonché membro dell’assemblea nazionale del Partito, potrebbe ora ricevere l’ultima e più importante investitura: essere il primo candidato sindaco di Loano della storia del Pd.

Una certa esperienza in ambito amministrativo la possiede anche Giacomo Vigliercio, urologo dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure ed ex assessore comunale a Toirano sotto il sindaco Silvano Tabò. Anche in questo caso l’eventuale scelta sarebbe dettata dall’esigenza di “andare sul sicuro” e presentare un candidato di comprovata esperienza e con un buon bacino di elettori potenziali frutto della sua professione.

Ma un “nome noto” è anche quello di Giuseppe Rembado, legale e figlio dell’ex sindaco Dc Mario, in carica dal 1993 al 1997. Giuseppe (nella foto sopra il primo sulla destra) è attualmente membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Stella-Grossi (che gestisce l’asilo comunale di Loano), incarico che due anni fa ha ottenuto anche grazie all’appoggio dei due consiglieri del Pd Giulia Tassara e Roberto Franco. A giocare al favore di questo terzo candidato ci sono diversi fattori, come l’essere un “figlio d’arte” e il suo impegno in una realtà consolidata e apprezzata come l’asilo “Simone Stella”.

Il ventaglio di possibili aspiranti sindaci, però, potrebbe anche arricchirsi di qualche altro nome. Come ad esempio quello di Rita Olivari, attualmente primo cittadino della vicina Boissano. A giocare a suo favore ci sono la quasi decennale esperienza amministrativa e il grande successo ottenuto in occasione delle elezioni di quattro anni fa, quando aveva ottenuto il 67 per cento delle preferenze contro l’avversario di centro-destra Giorgio Orso.
L’ipotesi di Rita Olivari candidato sindaco del Pd a Loano, però, è molto remota. L’attuale sindaco boissanese, infatti, ha già comunicato con due anni di anticipo la propria intenzione di interrompere la carriera politica al termine del suo secondo mandato, cioè il prossimo anno, e di non essere quindi interessata né a ripresentarsi a Boissano per un eventuale terzo incarico (cosa possibile nei comuni con meno di 5 mila abitanti) né come membro della lista a supporto di un altro candidato.

Tornando a Loano: per quanto riguarda i componenti della lista Pd, tutto è ancora da decidere. Se da un lato, infatti, pare certa la candidatura dell’attuale consigliere Pd Roberto Franco (nella foto sopra insieme a Giulia Tassara), dall’altro non è detto che non si assista al “grande ritorno” di un altro dei big del Partito, cioè Nino Miceli. L’ex consigliere regionale, però, ha già fatto sapere di non essere interessato a ributtarsi nella mischia dato che ora si sta “occupando di altro”.