Loano. Ora è ufficiale: il Pd di Loano si presenterà alle elezioni amministrative della prossima primavera con una propria lista. Ad annunciarlo sono i membri del direttivo locale del Partito Democratico, che nei giorni scorsi si sono riuniti per stabilire la strategia da mettere in atto in vista delle consultazioni di maggio.
Dopo un’attenta analisi della situazione locale e nazionale, gli esponenti del partito sono giunti alla decisione di correre da soli e di farlo nel modo più “esplicito” possibile: “La lista – spiegano – avrà il simbolo e le caratteristiche del Pd”.
A determinare la scelta sono stati due fattori fondamentali: “Il primo è di natura nazionale – precisano – e risiede nell’azione riformistica del governo del presidente del consiglio di Matteo Renzi. In due anni l’attuale esecutivo è riuscito a realizzare molti più provvedimenti di quanti non ne siano stati messi in atto in passato. Dopo anni di parole, quindi, finalmente siamo arrivati ai fatti. Noi crediamo molto in ciò che ha realizzato il premier e vogliamo farlo nostro per cercare di metterlo in atto anche a Loano”.
Il secondo fattore è strettamente collegato al primo, ma è di natura più locale ed è dato dal progressivo allontanamento con i “soci storici” con i quali in passato era stata realizzata l’alleanza che aveva portato alla creazione della lista civica “è Tempo” e non solo.

“Negli ultimi anni – precisano meglio gli esponenti del Partito Democratico – ci siamo allontanati da quella parte di sinistra e anche e soprattutto da quell’anima civica che, nell’opporsi all’amministrazione comunale, ha comunque sempre preferito la politica ‘del non fare’ a quella ‘del fare’. Insomma, loro sono sempre stati quelli del no mentre noi vogliamo ispirarci a questo Governo, che fa e agisce. Per questo non esistono più le ragioni politiche per correre insieme”.
Nel 2016, quindi, non si replicherà l’alleanza tra la sinistra moderata e gli indipendenti e gli esponenti del mondo civile che in passato aveva portato alla creazione di liste e gruppi di ispirazione civica in aperta opposizione con le liste di centro-destra che negli ultimi 25 anni hanno governato la città dei Doria.
Il Pd vuole fare risultato: “Corriamo per vincere. A Loano non ci è mai capitato di vincere, per questo se non dovessimo farcela non sarebbe un grosso danno per noi. Ma se al contrario dovessimo vincere, questa sarebbe una grossa novità e una vera e propria rivoluzione per la città”.
Eppure cinque anni fa nella lista civica “è Tempo”, che supportava la candidatura di Dino Sandre, erano presenti due esponenti del Pd, cioè l’attuale vice presidente della Provincia Giulia Tassara e il consigliere Roberto Franco. Vista tutta questa sicurezza viene da chiedersi perché il Partito Democratico non abbia pensato di provarci già nel 2011.

“Prima di ora il Pd non ha mai avuto un’occasione simile – spiegano i suoi rappresentanti – Nel 2011 non era il partito che è oggi. Soprattutto non era il partito di Matteo Renzi, con un elettorato vasto e consolidato. Ora siamo nelle condizioni di giocarcela”.
Ma l’Italia non è Loano e quindi non è detto che quanto avvenuto a livello nazionale si ripeta a livello locale. Nelle città di medie dimensioni, infatti, i candidati contano più del colore o del simbolo. In questo senso il Pd di Loano pare piuttosto indietro: “In questo momento non siamo ancora entrati nella fase dei nomi. Per ora abbiamo soltanto maturato la scelta politica di correre da soli. Fatto questo, cominceremo a lavorare sui candidati”.