Si continua a parlare della piattaforma MAERSK con posizioni contrastanti di carattere politico,amministrativo,sociale,
economico ed ambientale. Un progetto approvato,modificato,con posizioni tecniche anche contrastanti.
L’intervento iniziato tra tutte queste polemiche,dovrebbe concludersi alla fine del 2017,con l’arrivo del primo maxi
portacontainer all’inizio del 2018,cosi si dice.
Un fiume di soldi che scorrono per la sua costruzione,i tempi che sembrano allungarsi,i problemi che si susseguono,le interruzioni dovute a problemi tecnici e le varianti non sono certo una bella prospettiva.
Una mega struttura che impressiona solo sentendo i numeri (750.000 containers all’anno,500 tir al giorno,450milioni
d’investimento,sino ad oggi perché pare che non bastino,45 meganavi di 18.000 conainers ciascuna all’anno,650 posti
di lavoro(l’unica voce positiva).
Ancora oggi ci si interroga se veramente sia opportuno avere una mega struttura di questo genere.
Tutto questo preoccupa i cittadini,non solo Vadesi,ma anche vicini.
C’è stato anche un referendum,che ha dato un suo giudizio,a cui non si è dato ascolto.
Personalmente ho sempre avuto un parere negativo su questo intervento,perchè mia impressione che tutto questo
possa avere un impatto negativo sull’ambiante ed in particolare sul turismo.
La Liguria,la nostra provincia,vivono di turismo,l’unica industria che continua a tenere,e che deve essere salvaguardata
e se possibile migliorata.
Siamo veramente certi che questo intervento non incida negativamente ?
Le decisioni di tutto questo sono di competenza della città di Vado Ligure,perchè il territorio è il suo,e del porto di Savona.
Ma i servizi della viabilità della Liguria e Provincia sono di tutti . Parlo dell’autostrada,che dovrà assorbire i centinaia di TIR che vi transiteranno,la rete ferrovaria che dovrà farsi carico di tutti i treni che dovrano trasportare il 40% dei containers ( 300.000 all’anno).
Siamo certi che la nostra autostrada e la nostra rete ferroviaria reggeranno un impatto di questo genere?
Al di là delle posizioni che hanno preso le forze politiche,a seconda della loro posizione,e le associazioni ambientali,
non mi è mai parso di sentire alcuna preoccupazione dalle associazioni delle categorie turistiche della provincia,e non
solo.
Molti si chiedono,e me lo chiedo anch’io,ma per avere 650 posti di lavoro ( tra diretti ed indotto ),se poi sarà vero,
considerato la compiuterizzazzione dell’impianto,a fronte di un così cospicuo esborso di denaro ,e di una copertura di mare,fronte Porto Vado di 211.000 mq,con una banchina di 12/15 m.s.l.m,vale veramene tutto questo?
Con quei sodi e questo impegno non si poteva scegliere qualche cosa d’altro per dare lavoro alla nostra gente?
Magari pensare di investirli sul turismo? L’unica industria in Italia che funziona,e funziona per conto proprio.
No questo no?!
Gian Paolo Calvi