Savona. “Fate qualcosa per le persone come noi. Voi avete più voce degli operai”. E’ questa la richiesta arrivata oggi alla redazione di IVG.it e che accompagnava il video della drammatica caduta dell’operaio che ieri mattina è rimasto vittima di un terribile incidente sul lavoro a Zinola.
La vicenda è nota: intorno alle 10 di ieri mattina i ponteggi che circondano un palazzo in ristrutturazione hanno ceduto e sono crollati rovinosamente al suolo. Uno degli operai che stava lavorando sulle impalcature è riuscito ad aggrapparsi ad un gancio conficcato nella parete esterna dell’edificio ed è riuscito ad evitare di precipitare insieme alla struttura. L’uomo è rimasto appeso per qualche minuto finché, esausto, non ha ceduto precipitando per diversi metri.
L’intera scena è stata filmata dal vivo da alcuni altri operai che come la povera vittima dell’incidente si trovano quotidianamente a camminare su ponteggi e impalcature poste a decine di metri d’altezza per lavoro, per guadagnare il denaro necessario a far sopravvivere sé stessi e i loro cari.
Oggi pomeriggio il video è stato inviato alla redazione di IVG.it. Con una richiesta precisa: renderlo pubblico, fare in modo che i nostri lettori vedessero con i loro occhi ciò che è successo ieri.
Questo non per ragioni di voyeurismo morboso o sensazionalismo giornalistico, ma per far comprendere a più persone possibile quali siano i rischi con i quali si trovano a convivere quotidianamente (non sempre, ma purtroppo assai spesso) le persone che scelgono o si trovano costrette a fare questo mestiere. Anche quando vengono prese tutte le precauzioni del caso e vengono seguite tutte le prescrizioni di legge.
“Fate qualcosa per le persone come noi – è la richiesta che ha accompagnato il video – Per noi che lavoriamo per guadagnare qualcosa e non per rimetterci la vita”.
Nella redazione di IVG.it ci sono state lunghe discussioni sull’opportunità di pubblicare o meno questo video. Da una parte l’indubbio “colpo giornalistico”, dall’altra il timore di ferire i lettori con un video “inutilmente agghiacciante”. Alla fine abbiamo deciso di ascoltare l’autore, colui che ha deciso di inviarcelo per uno scopo preciso: denunciare le condizioni in cui troppo spesso lavorano gli operai.