Pietra L. Ha superato la notte e le sue condizioni sono stabili, ma sempre critiche. Salem Moustafa Zaky, l’operaio egiziano di 31 anni che ieri mattina è stato vittima del terribile incidente sul lavoro a Zinola, precipitando nel vuoto da un’altezza di oltre 10 metri dopo il crollo del ponteggio, resta ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Corona.
L’uomo, che ieri è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre le fratture agli arti inferiori, al momento è sedato, ventilato, intubato ed i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi. Mentre Salem Mosutafa lotta per la vita nel letto dell’ospedale, gli inquirenti proseguono a ritmo serrato con le indagini per capire cosa è accaduto ieri mattina, intorno alle 10, all’altezza del civico 126 di via Nizza dove il ponteggio che da due mesi “abbracciava” la facciata del condominio è crollato al suolo. Un crollo drammatico che, fortunatamente, non ha coinvolto nessun passante, ma ha lasciato l’operaio senza alcun sostegno sotto ai piedi: l’uomo per un paio di minuti è rimasto sospeso nel vuoto appeso ad uno degli ancoraggi di metallo dell’impalcatura, ma poi, esausto, ha mollato la presa ed è precipitato.
Le indagini coordinate dal pm Ferro, che ha aperto un fascicolo, al momento ancora contro ignoti, per lesioni gravi, disastro colposo e sfruttamento del lavoro, adesso vogliono stabilire le cause del crollo del ponteggio. Una delle prime ipotesi è che l’impalcatura al momento del crollo non avesse un numero sufficiente di “ancoraggi” alla facciata (ieri i poliziotti e gli uomini dello Psal hanno effettuato numerosi rilievi e misurazioni per verificare la conformità della struttura), ma non è escluso che possa esserci stato un errore umano nelle fasi di smontaggio del ponteggio.
Intanto ieri gli inquirenti hanno già individuato ed ascoltato i responsabili del cantiere: Cristian Fragetta, titolare dell’omonima ditta di ponteggi, l’architetto Domenico Manfreda, progettista e coordinatore della fase esecutiva dell’opera, e il geometra Daniele Spina, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori.
Un altro dei punti sui quali si stanno concentrando gli investigatori è l’ipotesi che l’operaio ferito non fosse in regola, ma in “nero”: Salem Moustafa, che aveva ottenuto il subappalto per lo smontaggio del ponteggio, sarebbe infatti clandestino e residente nel Torinese. Insieme a lui ieri mattina ci sarebbe stato almeno un altro artigiano (qualcuno parla di due) che dopo l’incidente è scappato facendo perdere le proprie tracce: il sospetto degli inquirenti è che anche lui non fosse in regola.