Savona. Lesioni colpose gravissime. E’ questa l’ipotesi di reato sulla quale indaga la Procura di Savona dopo il crollo del ponteggio avvenuto questa mattina in un cantiere in via Nizza a Savona che ha causato il grave ferimento di Salem Moustafa, un operaio egiziano di 30 anni: l’uomo è rimasto appeso ad un gancio per circa un paio di minuti prima di cadere rovinosamente dal quinto piano della palazzina. Nella caduta ha riportato fratture multiple, un trauma cranico e toracico e le sue condizioni sono ancora ritenute gravi dai sanitari: l’artigiano, che aveva preso in subappalto il lavoro di smontaggio del ponteggio assieme ad un collega, si trova ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Secondo quanto appreso l’altro artigiano che era con lui dopo l’incidente si è dato alla fuga: non si esclude che stessero lavorando in maniera irregolare, ma sono in corso ulteriori accertamenti. L’intera area del cantiere è stata posto sotto sequestro per consentire tutte le verifiche e le indagini del caso.
Sembra confermato dalle prime indagini che al ponteggio mancassero alcuni ancoraggi alla facciata dell’edificio, anche se resta da capire se il crollo sia stato causato direttamente da questo motivo oppure da un errore umano. Al momento, nell’ambito dell’inchiesta aperta dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro, no comment sui primi indagati per il crollo ed il ferimento dell’operaio.
Tuttavia, al vaglio degli inquirenti le posizioni di Cristian Fragetta, titolare della ditta di ponteggi, del geometra Daniele Spina, titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, dell’architetto Domenico Manfreda direttore dei lavori, progettista e coordinatore fase esecutiva opera, oltre che dello stesso committente, ovvero il condominio rappresentato dall’amministratore.