Savona. Restano ancora stazionarie le condizioni di Salem Moustafa Zaky, l’operaio egiziano di 31 anni vittima del terribile incidente sul lavoro a Zinola, caduto da oltre 10 metri dopo il crollo di un ponteggio.
L’uomo resta ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, in prognosi riservata per i diversi traumi riportati nella caduta. I sanitari, dopo gli interventi chirurgici ai quali è stato sottoposto l’operaio, restano ancora cauti in attesa di valutare l’evoluzione clinica del paziente.
Intanto gli inquirenti proseguono a ritmo serrato con le indagini sul crollo del ponteggio e la terribile caduta dell’operaio: l’uomo per un paio di minuti è rimasto sospeso nel vuoto appeso ad uno degli ancoraggi di metallo dell’impalcatura, ma poi, esausto, ha mollato la presa ed è precipitato.
L’inchiesta aperta dalla Procura di Savona, al momento ancora contro ignoti, è per lesioni gravi, disastro colposo e sfruttamento del lavoro.
Sulle cause del crollo sembra che l’impalcatura non avesse un numero sufficiente di “ancoraggi” alla facciata, ma non è escluso che possa esserci stato un errore umano nelle fasi di smontaggio del ponteggio.
Inoltre, secondo quanto accertato sembra che l’operaio egiziano lavorasse in “nero”: Salem Moustafa, che aveva ottenuto il subappalto per lo smontaggio del ponteggio, sarebbe infatti clandestino e residente nel Torinese. Insieme a lui ci sarebbe stato almeno un altro artigiano (qualcuno parla di due) che dopo l’incidente è scappato facendo perdere le proprie tracce: il sospetto degli inquirenti è che anche lui non fosse in regola.