Roccavignale. Dopo la bufera di neve che ha colpito la Val Bormida con automobilisti prigionieri sull’A6 Torino-Savona per tutta la mattinata di ieri, l’altro grande pericolo era il ghiaccio.
Per evitare incidenti stradali lungo le strade dell’entroterra savonese mezzi e uomini dei Comuni e della protezione civile hanno sparso il sale sulle strade proprio per evitare incidenti. “Per fortuna – dice il sindaco di Roccavignale Amedeo Fracchia – è stata una nottata tranquilla. Questa mattina la situazione, rispetto alla giornata caotica di ieri, è più tranquilla”.
Restano però le ferite. Situazioni da risolvere ce ne sono diverse. Il sindaco di Cosseria Roberto Molinaro, ad esempio, fa sapere di aver richiesto un incontro urgente con la Prefettura di Savona. “Troppi sbalzi di corrente, troppi black out – dice il primo cittadino – e casi del genere succedono oggi volta che nevica”. Isolata per ore anche Mallare con la strada provinciale ricoperta di neve e assolutamente impraticabile. In particolare la strada in località “Le Acque” è stata percorribile solo a piedi fino all’ora di pranzo con particolari disagi per i cittadini mallaresi impossibilitati a tornare a casa.
Va migliorata sicuramente la macchina dei soccorsi. Qualcosa non ha funzionato alla perfezione. Auto bloccate nella neve sull’A6 e sulla provinciale del Cadibona. Pasti che non sono arrivati a destinazione all’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte così come medici e infermieri che hanno ritardato l’ingresso in corsia. Ma ci sono stati casi anche emblematici e a dir poco imbarazzanti come quello dello spazzaneve rimasto bloccato perché era entrato sull’A6 senza catene montate. Doveva soccorrere gli automobilisti ed è stato a sua volta soccorso da un altro mezzo.