Provincia. “Dopo l’iniziativa della scorsa estate (presidio permanente per 10 giorni ed h. 24), il lavoro svolto con i sindaci della nostra provincia per arrivare in tempo utile ad operare una scelta di gestione pubblica della nostra acqua, ci troviamo oggi a mettere in campo lotte e mobilitazioni per impedire che il Governo, con lo stravolgimento della nostra Legge di Iniziativa Popolare e con il Decreto Madia, porga su un piatto d’argento ai privati i nostri servizi idrici, compresi quelli della provincia di Savona”. A lanciare l’allarme è il Comitato Savonese Acqua Bene Comune.
“Martedì 22 – rivelano – eravamo davanti alla sede del Partito Democratico per chiedere ai suoi dirigenti di intervenire nei confronti dei parlamentari savonesi affinché non votino le modifiche della nostra Legge di iniziativa Popolare e il Decreto Madia, oggi abbiamo mandato una lettera ai sindaci savonesi per informarli che, se passa questo Decreto, tutto il loro lavoro per una gestione pubblica, anche se attraverso una SPA, potrebbe seriamente essere vanificato”.
“Abbiamo chiesto loro di schierarsi – annuncia il Comitato – non tanto al nostro fianco, ma al fianco di quei 27 milioni di cittadine e cittadini italiani che nel giugno 2011 votarono per la gestione pubblica dei servizi idrici e contro i profitti sull’acqua”.
“Intanto stiamo lavorando alacremente perché il 9 e 10 aprile partiremo, insieme ad una serie di quesiti referendari su scuola pubblica, trivelle e inceneritori (Referendum Sociali unitari), con una nostra petizione e con una fortissima campagna contro la svendita dei nostri servizi pubblici locali e della nostra acqua operata dal Governo Renzi/Madia – conclude il Comitato – Lo impedimmo a Berlusconi/Ronchi, lo impediremo anche a Renzi/Madia”.
Di seguito il testo della lettera inviata ai sindaci.
Egr. Sig. Sindaco
Le inviamo (allegato 1) il testo della Petizione Popolare sulla quale il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua si accinge, a partire dal 9 e 10 aprile prossimi, a lanciare una campagna di raccolta firme nell’ambito della più generale campagna sui “Referendum Sociali”.
Le inviamo inoltre (allegato 2) una sintesi dello studio predisposto dallo stesso Forum sul “Testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale”, decreto attuativo della Legge Delega n. 124/2015 (conosciuto come decreto Madia).
Le inviamo questi documenti per informarla che anche le scelte da Lei operate, in accordo con gli altri sindaci dell’ATO, sono fortemente a rischio non solo per le note vicende locali (3° ATO, ricorsi dei gestori privati presenti sul nostro territorio ecc.) ma proprio per le scelte operate nel Testo Unico sopra citato.
Le chiediamo pertanto di condividere con noi questa decisiva campagna che ha lo scopo di:1. difendere fino in fondo le scelte operate da Lei e dai suoi colleghi sindaci sul piano locale (gestione del Servizio Idrico attraverso SPA pubblica)
2. riconoscere il risultato dell’esito referendario sull’acqua e sui servizi pubblici locali del giugno 2011, facendo in modo che venga ritirato il Testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale (decreto attuativo della delega art. 19 della Legge n. 124/2015);
3. far approvare la proposta di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, nel testo depositato alla Camera dei Deputati il 20 marzo 2014;
4. avviare la discussione parlamentare per l’inserimento del diritto all’acqua nella Costituzione.Certi della sua attenzione rimaniamo a disposizione per chiarimenti ed eventuali ed auspicabili incontri.
Comitato Savonese
Acqua Bene Comune