Val Maremola. Il ponente savonese e i Comuni della Val Maremola si interrogano sul futuro dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, con diretto riferimento al progetto del nuovo ospedale e dell’attuazione del protocollo d’intesa siglato con la precedente amministrazione regionale e approvato dallo stesso Consiglio comunale di Pietra Ligure.
E se dalla Viale sono arrivate rassicurazioni sul mantenimento dei quattro ospedali, seppur con precise identità, resta la preoccupazione del territorio su quale sarà il nuovo assetto del nosocomio pietrese e se davvero tutte le specialità e reparti saranno mantenuti. L’assessore Viale ha rimandato tutto alle Conferenze dei sindaci sul territorio durante le quali sarà illustrata la riforma sanitaria per la Liguria.
Questa sera a Tovo San Giacomo, durante la seduta del Consiglio dell’Unione della Val Maremola, sarà approvata una mozione sull’assistenza sanitaria nel ponente ligure, quindi sia sul futuro dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure quanto sul complessivo presidio del ponente che comprende anche l’ospedale Santa Maria di Misericordia.
All’iniziativa, convocata da Mauro Boetto, presidente dell’Unione, insieme ai sindaci di Tovo e di Magliolo, prenderanno parte sindaci del comprensorio e i consiglieri regionali. Proprio il consigliere regionale del Pd Luigi De Vincenzi attende la discussione in Consiglio regionale sulla sanità nel ponente e sul progetto per il nuovo Santa Corona.
E sul caso è pronto anche un documento del gruppo consiliare di minoranza a Giustenice: “In questi mesi la questione urbanistica della costruzione del nuovo ospedale è stata preponderante sulla questione qualità, sviluppo e prestazioni della sanità del Santa Corona, facendo passare in secondo piano depauperamenti, riduzioni e trasferimenti di competenze” dice Ivano Rozzi.
“E’ quindi necessario che l’assessore regionale proponga ad aprile ai sindaci e Comuni del territorio come da suo impegno, una ipotesi o meglio, una decisione che dia certezza e sicurezza all’intero contesto di cui l’ospedale è portatore” conclude.
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