Savona. Va verso la conclusione il processo che vede a giudizio quattro medici rimasti coinvolti nell’inchiesta per corruzione sulla “Innovative Pharma” (azienda con sedi a Carcare e a Pisa) per la quale erano stati condannati gli imprenditori Moreno Cavazzoli e Gianfranco Pistone.
Questa mattina il pm Daniela Pischetola ha chiesto una condanna a due anni e otto mesi per il dottor Amatore Morando, e a due anni e sei mesi per gli altri tre colleghi a giudizio insieme a lui: Mauro Panaro, Pietro Caviglia e Gianfranco Barile. I quattro medici, secondo l’accusa, nel 2012, avevano ricevuto una serie di benefit dai titolari della Innovative Pharma in cambio della promozione e prescrizione da parte loro di integratori alimentari commercializzati dall’azienda. Accusa che gli indagati hanno sempre respinto con decisione come hanno ribadito questa mattina i loro legali nel corso della discussione. La sentenza è attesa per il prossimo aprile: dopo la discussione di oggi infatti il collegio ha fissato un’udienza il 23 marzo per le repliche e una succesiva per la lettura del verdetto.
Secondo la ricostruzione della Procura, Pistone e Cavazzoli, in maniera sistematica, avrebbero fatto una serie di favori a medici liguri, del savonese, ma anche di altre Regioni, per “favorire” ed “invitare” la prescrizione dei tipi di parafarmaci prodotti dalla loro azienda. Un comportamento che sarebbe emerso grazie alle numerose intercettazioni telefoniche fatte in fase di indagine (che, di fatto, sono le “colonne portanti” dell’impianto accusatorio).
Nel capo d’imputazione si indicano i buoni carburante e le cene pagate come alcuni degli “omaggi” più gettonati per convincere i medici a prescrivere i prodotti Innovative (tutti farmaci cosiddetti “bianchi” o parafarmaci, quindi vendibili liberamente).
In particolare, secondo la Procura, Caviglia (avvocato Claudia Marsala) avrebbe beneficiato di un viaggio in Sardegna in occasione di un convegno medico, Panaro (avvocato Luciano Chiarenza) e Barile (avvocato Iezzi) di alcuni buoni carburante, mentre Amatore Morando (che è assistito dagli avvocati Amedeo Caratti, Massimo Badella e Fausto Mazzitelli) avrebbe ricevuto sponsorizzazioni elettorali mentre era candidato sindaco di Cairo alle amministrative del 2012 ed avrebbe ottenuto l’assunzione della moglie nella Innovative Pharma.
Accuse che i legali degli imputati hanno contestato con decisione: secondo la tesi della difesa non c’è mai stato nessun accordo corruttivo, ma solo un maldestro tentativo da parte di Cavazzoli di promuovere i prodotti farmaceutici. I difensori però hanno sottolineato come non ci siano prove a sostegno dell’avvenuta corruzione, ma al contrario ci sarebbe molti elementi che fanno pensare il contrario come il fatto che i medici a giudizio non abbiano prescritto i prodotti Innovative Pharma che infatti non si vendevano in farmacia.
In particolare, in riferimento alla cena elettorale che sarebbe stata pagata ad Amatore Morando, i suoi legali hanno sottolineato che si trattava di un aperitivo e che gli inquirenti non hanno trovato nessun riscontro in merito ad un pagamento dell’evento da parte della Innovative Pharma.