Ponente. “Le località sulla costa difficilmente hanno a disposizione strutture e locali per ospitare altri migranti”. Lo ha chiarito il sindaco di Alassio Enzo Canepa al termine del vertice con i sindaci che si è svolto questa mattina presso la Prefettura di Savona con al centro la gestione dell’emergenza profughi sul territorio savonese.
“I paesi sulla costa sono saturi”, ha ribadito di fronte al nuovo afflusso di migranti e con i Comuni che dovranno fare la loro parte nell’ambito dell’accoglienza diffusa stabilita in sede di Prefettura. Nessun elemento coercitivo, tuttavia prenderanno il via una serie di incontri territoriali per vedere la disponibilità di privati e cittadini per accogliere i profughi: per il ponente savonese è già stato fissato un primo appuntamento, il prossimo 15 marzo alle 17.30 ad Albenga.
Ma il sindaco Canepa sottolinea: “Abbiamo evidenziato la necessità di limitare il più possibile l’afflusso di migranti, sollevando un problema sicurezza e gestione dell’ordine pubblico: come al solito il governo non vuole prendere una posizione chiara e scarica le responsabilità e i problemi sui comuni e gli enti locali”.
“Inoltre abbiamo sottolineato la possibili conseguenze sugli afflussi turistici: ad Alassio abbiamo verificato come arrivino decine di profughi di comuni adiacenti ogni giorno e ci troviamo a gestire questa situazione sul nostro territorio” aggiunge.
“Sull’accoglienza richiesta dalla Prefettura ricordo come già in passato avevamo chiesto ai privati, parrocchie e possibili soluzioni alternative trovando sempre riscontri negativi” conclude il primo cittadino alassino.
Per il sindaco Massimo Niero di Cisano sul Neva: “Si è concordi che l’accoglienza diffusa è il progetto meno invasivo e da parte dei comuni serve una maggiore regia e coordinamento: è necessario coinvolgere i privati ed è un dovere morale trovare soluzioni per persone disperate che arrivano sul nostro territorio. Capisco le questioni sollevate dai comuni più grandi come Albenga, Alassio, Varazze o Cairo Montenotte in Val Bormida, tuttavia possiamo assieme gestire l’emergenza e accogliere i migranti”.
“Parleremo con la Provincia per sviluppare una serie di incontri e sensibilizzare i privati anche sulle opportunità sull’arrivo dei profughi, ragionando in un’ottica comprensoriale e unitaria per dare il nostro contributo di fronte a questa emergenza umanitaria. Si possono utilizzare, ad esempio, i numerosi alloggi sfitti che ormai non si riescono più ad affittare o altri locali adatti al progetto di accoglienza” conclude il primo cittadino di Cisano sul Neva.