L'analisi

Elezioni comunali, Scajola: “Fase evidente di scomposizione di tutti i partiti”

L'ex ministro fotografa la situazione politica ligure

palazzo sisto

Savona. Sinistra divisa, centrodestra squilibrato dall’evanescenza di Forza Italia che impedisce una guida a trazione moderato-riformista dello schieramento, sfiducia dei cittadini verso la politica. Sono i fattori che determinano la situazione attuale in vista delle prossime elezioni amministrative secondo l’analisi dell’ex ministro Claudio Scajola, che ritiene indispensabile, dopo questa tornata elettorale, una profonda riflessione all’interno del centrodestra, riflessione a cui intende partecipare attivamente.

In Liguria andranno al voto 46 dei 235 Comuni, in gran parte piccoli o piccolissimi. Fa eccezione Savona, capoluogo di provincia e con poco meno di 62.000 abitanti. Qui, all’interno del centrosinistra il clima è quello di una forte contrapposizione, soprattutto tra il vicesindaco uscente Livio Di Tullio e Cristina Battaglia, la candidata che nelle intenzioni del segretario provinciale del Pd, Fulvio Briano, avrebbe dovuto mettere tutti d’accordo inducendoli a fare un passo indietro. Dal centrodestra non è ancora emersa una candidatura unitaria.

“Stiamo attraversando – dichiara Claudio Scajola – una fase di evidente scomposizione di tutti i partiti. Ci sono forti difficoltà all’interno della sinistra, che a Savona si riflettono nella scelta delle candidature. Nel centrodestra l’azionista di riferimento storico, Forza Italia, è di fatto evanescente, e questo indebolisce in misura determinante lo schieramento, provocando uno scompenso nell’alleanza tradizionale, basta vedere quello che succede a Roma, un dato che influenzerà anche realtà lontane dalla capitale. Il centrodestra riscuoteva un largo consenso perché la guida era dei moderati riformisti, non credo sia possibile ottenere lo stesso risultato con una guida dei leghisti”.

Secondo l’ex ministro “la scomposizione dei partiti ancora in atto, l’economia stagnante e la disoccupazione ad alto livello si rifletteranno alle elezioni amministrative in una forte astensione e in una indecisione degli eletto, in una sostanziale sfiducia verso la politica. Savona non si stacca dal quadro complessivo nazionale, e qui la sinistra appare ancora divisa come alle scorse elezioni regionali liguri”.

“Non dimentichiamo – puntualizza Scajola – che la vittoria del centrodestra in Liguria è stata agevolata dalla spaccatura all’interno del centrosinistra. Nelle città più grandi il dato politico generale è più forte. Nelle piccole città, secondo me, non bisogna utilizzare i simboli dei partiti ma bisogna affidarsi alla conoscenza diretta delle persone, formare liste civiche sui territori con persone che si trovano naturalmente insieme, credo che questa sia la domanda dei cittadini”.

Scajola è attivo in questa fase e intende partecipare alla fase successiva di ripensamento del centrodestra, che ritiene indispensabile. “Nella provincia di Imperia – precisa – ho detto agli amici, a chi fa riferimento a me e a Forza Italia, che bisogna impegnarsi per mettere insieme le persone migliori che ne hanno voglia. Così ho fatto anche in provincia di Savona e così continuo a fare. Dopo questa tornata elettorale credo sia necessaria una profonda riflessione nell’ambito del centrodestra in vista delle prossime politiche e intendo parteciparvi”.

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