L'inchiesta

Chiesa & Pedofilia, nella mappa degli abusi anche don Lu

C'è anche don Italo Casiraghi, condannato a 6 mesi che sarebbe in attività sacerdotale a Pietra Ligure, dopo la sentenza

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Savona. Sono quasi duecento i casi accertati, secondo “Rete l’Abuso onlus” (Associazione italiana vittime di predi pedofili), i casi di pedofilia clericale negli ultimi dieci anni in Italia.

L’associazione, in una mappa del Paese, traccia il reticolo delle località dove sono stati denunciati abusi sessuali commessi dai membri del clero. Un elenco di tutti i casi noti, quelli giunti al terzo grado di giudizio, quelli attualmente in corso e quelli di cui non si è più saputo nulla, indicati in tre colori diversi ed ognuno con una scheda di riferimento.
E tra i casi segnalati figura anche quello di don Luciano Massaferro, l’ex parroco di Alassio che ha appena finito di scontare una condanna a 7 anni e 8 mesi di carcere per abusi su una chierichetta di San Giovanni e San Vincenzo.

Figura anche don Italo Casiraghi, arrestato a Gondola, nel Canton Ticino in flagranza di reato, con l’accusa di atti sessuali e molestie sui fanciulli, in
particolare su una ragazzina di 14 anni. Condannato a 6 mesi con sospensione condizionale della pena, sarebbe in attività sacerdotale a Pietra Ligure, dopo la sentenza.

La regione che sembra avere un maggior numero di casi denunciati per l’associazione “Rete l’Abuso Onlus” è la Lombardia. Qui si va dai 10 anni di carcere per abusi su ragazzino di età inferiore a 14 anni per don Domenico Pezzini a Lodi, passando per don Marco Baresi del Seminario Vescovile, condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere per abuso di un ragazzino di 14 anni e detenzione di materiale pedopornografico, fino al caso di don Mauro Stefanoni che a Laglio (Como) è stato condannato a 8 anni per abuso su ragazzino con problemi psichici.

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