Gesto intimidatorio

Carcassa di animale senza testa davanti alla Ligur Block di Rolando Fazzari

La Casa della Legalità solidale: "Promuoviamo un esposto urgente alla magistratura: è solo l'ultimo di una serie di episodi simili"

carcassa animale fazzari

Balestrino. Una carcassa di animale senza testa abbandonata poco distante dall’ingresso della sua impresa: una tipica intimidazione mafiosa. Secondo la Casa della Legalità non ci sono dubbi che l’episodio accaduto ieri mattina all’imprenditore Rolando Fazzari a Balestrino sia da collegare con un gesto intimidatorio.

Il ritrovamento è avvenuto mentre l’imprenditore si recava presso la sua azienda, la Ligur Block in località Caporosso, nel Comune di Balestrino, per procedere ad una consegna di materiali. Lungo la strada vicinale che conduce dalla Provinciale alla sede della sua impresa ha visto, appoggiata sulla strada, una carcassa di animale, apparentemente un daino o capriolo, senza testa.

“Non risultano tracce di sversamento di sangue (presente solo sulla carcassa ove è stata rimossa la testa) nell’area del ritrovamento a testimonianza che l’animale sia stato ucciso altrove così come la rimozione della testa con conseguente e successiva collocazione della carcassa al centro della strada in questione, con il chiaro fine di farla rinvenire da chi ogni giorno la percorre per andare a lavorare, ovvero proprio da Rolando Fazzari” spiegano dall’ufficio di Presidenza della Casa della Legalità.

A seguito del rinvenimento Rolando Fazzari, che più volte negli scorsi anni ha rinnegato pubblicamente la sua famiglia (citata in diverse informative antimafia) ha proceduto ad informare le Forze dell’Ordine e nei prossimi giorni formalizzerà anche una denuncia in merito. “Tale fatto, a parere della Casa della Legalità, rientra in una tipica intimidazione di stampo mafioso, anche alla luce del contesto, ed in particolare delle denunce e dichiarazioni testimoniali rese da Rolando Fazzari all’Autorità Giudiziaria (in cui sono stati indicati – come evidenziato dall’allora Procuratore Granero alla Commissione d’Inchiesta sui Rifiuti – anche diversi omicidi, così come una articolazione di soggetti ed eventi criminali in capo al sodalizio della ‘ndrangheta dei Gullace-Raso-Albanesi e famiglie a questo collegate)” spiegano dall’Ufficio di presidenza della Onlus.

“Proprio per questa ragione la Casa della Legalità ha già promosso un articolato ‘Esposto Urgente’ indirizzato all’Autorità Giudiziaria. Infatti il ritrovamento, al centro della strada di accesso all’impresa di Rolando Fazzari, di una carcasse risulta solo l’ultimo di molteplici accadimenti di provocazione, disturbo e danneggiamento ai danni di Rolando Fazzari, perpetuati in continuazione da decenni, nonché da segnali di avvertimento ed intimidazione, più o meno espliciti, diritti o indiretti, che si sono succeduti anche nei tempi più recenti, con il chiaro intento di indurlo a desistere dal denunciare e testimoniare. Accadimenti, questi, tutti costantemente segnalati alle preposte Autorità dello Stato, e su cui ovviamente, anche come Casa della Legalità, si mantiene il più assoluto riserbo”.

“Questo episodio, a nostro avviso, si inserisce, alla luce degli elementi generali a nostra conoscenza sul complesso panorama ligure, in un acutizzarsi di un più articolato e pianificato piano di reazione, che a partire dal 2015 si è sviluppato e si sviluppa con più azioni intimidatorie e ben coordinati tentativi di delegittimazione, promosso da soggetti appartenenti e legati alla ‘ndrangheta, unitamente a soggetti a questi contigui o comunque condizionabili, in risposta sia alle inchieste giudiziarie ed ai diversi provvedimenti di contrasto adottati, sia alla rottura della cappa negazionista che aveva caratterizzato questo territorio per decenni” concludono dall’ufficio di presidenza della Casa della Legalità.

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