Cairo M. Un documento congiunto. E’ quello firmato da Circolo di Legambiente Cairo e Valbormida, ONA Osservatorio Nazionale Amianto – dipartimento Valbormida, Progetto Vita Ambiente e Meetup Amici di Beppe Grillo Valbormida a proposito del Biodigestore di Ferrania.
“L’inaugurazione del Biodigestore con i pareri favorevoli di Regione, Provincia e Comune di Cairo, non lasciano dubbi su quanto sia difficile, se non impossibile, tutelare e difendere in concreto la salute dei cittadini di Cairo e l’ambiente nella nostra valle. Le associazioni Ambientaliste hanno sempre cercato e trattato il tema Rifiuti fuori dalle logiche di interessi di parte cercando di costruire un percorso che affrontasse i punti di forza e di debolezza dei progetti possibili. Abbiamo fatto presente e contrastato la sua collocazione e dimensione, ed è per questo che abbiamo sempre sostenuto e proposto il sito alternativo del Consorzio del Cira di Dego, che possedeva già i requisiti di base per la realizzazione di un Biodigestore e che disponeva di un capitale completamente pubblico e modulato per l’intero bacino di utenza dei 19 Comuni della Valbormida”.
“E’ evidente – prosegue la nota – che sono state ignorate le criticità che ne deriveranno e che si sommeranno a quelle già presenti e irrisolte. A questo si aggiunge la Sentenza del TAR, riguardante il ricorso per l’Annullamento del Decreto Autorizzativo della Regione Liguria, presentato da Are Vallebormida, Associazione Forum Ambientalista e un privato cittadino, sulle criticità espresse nei riguardi del Biodigestore, deciso a Genova in camera di consiglio il giorno 14 gennaio 2016 con l’intervento dei magistrati Giuseppe Daniele, Presidente, Paolo Peruggia, Consigliere e Richard Goso, Consigliere Estensore. Si è preferito dare più importanza alla forma che alla sostanza, ossia la salute dei cittadini. Ciò che conta sono le norme, peccato che sempre più spesso norme e regole valgono per i deboli e mai per i potenti”.
“Questa sentenza inoltre è stata emessa alla vigilia della sua inaugurazione e ne ha come suggellato i festeggiamenti avvenuti alla presenza del gotha della politica locale e regionale. Per bocca del sig. Claudio Busca, patron della FG Riciclaggi, abbiamo anche appreso dallo stesso palco dove si celebrava l’inaugurazione dell’impianto, della sua grande amicizia con il Sindaco di Cairo Montenotte, l’Avv. Fulvio Briano, segretario provinciale del PD, lo stesso che nel pieno dell’iter autorizzativo, (da quanto abbiamo letto sui giornali del 2012) risultava essere anche il Legale della stessa azienda. La preoccupazione che esista un progetto Politico ed Imprenditoriale che ha deciso di far diventare il territorio di Cairo M.tte la “Pattumiera di Rifiuti” si fa sempre più concreta ed in questo contesto non ha alcun senso sbandierare la difesa del nostro Ospedale per salvaguardare la Salute dei cittadini se poi non ci si oppone alla insorgenza di ulteriori attività pericolose che potranno aggiungere altre patologie a quelle già esistenti” proseguono gli ambientalisti.
“Come memoria storica i cittadini Cairesi possono consultare nell’archivio dell’Albo Pretorio del Comune di Cairo M.tte la Delibera Consigliare dell’08/02/2012 che esprimeva il parere favorevole sul Biodigestore. Per dovere di cronaca in quella seduta si espressero contro: Dalla Vedova, Garra, Ferraro, Germano, Ligorio, Moraglio, mentre votarono a favore: il Sindaco Briano F., Bagnasco, Brignone, Cagnone, Fierens, Goso, Pennino, Poggio, Refrigerato, Ressia, Romero, Valsetti, Venturino. Assente all’importante votazione il consigliere ambientalista Ferrari Giorgia, nota anche per la sua ferrea opposizione alla realizzazione della discarica della Filippa, discarica che successivamente ha addirittura ottenuto da tutti gli Enti preposti l’autorizzazione ad un nuovo abbancamento di 650.000 mc”.
“Poiché gli organi di stampa e l’azienda stessa spesso citano unicamente come rifiuti ammessi nell’impianto quelli biodegradabili di cucine, mense e umido da raccolta differenziata, vorremmo inoltre per l’ennesima volta precisare che in realtà saranno ammessi anche fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, rifiuti da fibre tessili grezze, feci animali, urine e letame, scarti inutilizzabili per il consumo e la trasformazione, rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche, ecc. che potranno provenire anche da fuori Regione, ben aldilà delle esigenze del nostro territorio. Sarebbe bastato un idoneo piano territoriale di compostaggio domestico e di comunità per ridurre o addirittura eliminare il quantitativo biologico del rifiuto da smaltire in tale costoso impianto” aggiungono gli ambientalisti.
“Chiediamo quindi che tutti gli amministratori pubblici, accorsi in massa all’inaugurazione dell’impianto, si adoperino con la stessa solerzia per promuovere nelle zone a bassa densità abitativa (quale la Valbormida) il compostaggio domestico e di comunità. Questa pratica permetterebbe oltretutto di poter applicare una riduzione della tassa dei rifiuti per le utenze domestiche e non domestiche. Riteniamo assolutamente indispensabile un appropriato sistema di controlli su tutte le attività dell’impianto, gli SME ai camini, un completo e costante monitoraggio ambientale di aria, acque superficiali e sotterranee, dei terreni e abitazioni circostanti”.
“Considerando il ruolo tecnico del Dott. Pietro Pizzorno, avuto come project manager di Ferrania Ecologia e responsabile ingegneria e progetti della FG Riciclaggi, attuale Sindaco di Millesimo, e le garanzie e le rassicurazioni fornite degli amministratori locali e dai rappresentanti legali della stessa azienda, circa la bontà dell’impianto e l’assenza di impatti negativi sul territorio, auspichiamo che tutto ciò si verifichi e che l’impianto sia gestito nel migliore dei modi senza apportare ulteriori criticità ambientali ad una valle da decenni martoriata da chi specula sull’ambiente e sulla salute delle persone” concludono i firmatari del documento.