Albenga. Si svolgerà il prossimo 21 marzo l’incontro convocato dal sindaco di Albenga con le organizzazioni sindacali di categoria di Savona e Teknoservice, l’azienda che gestisce i servizi di igiene ambientale nel comune di Albenga, a seguito dello stato di agitazione nuovamente indetto dal sindacato nei giorni scorsi.
“Da tempo i lavoratori si trovano ad operare in continua emergenza, con un’azienda che attua incessanti modifiche organizzative e dei turni lavorativi che, di fatto, oltre a non risolvere nulla gravano sempre più sulla qualità del servizio e sulle condizioni di lavoro di addetti che, recentemente, hanno dovuto far fronte anche alle ricadute connesse alla chiusura temporanea del sito di Lusignano ed a criticità sempre più pesanti determinate dalla quantità e dalle condizioni dei mezzi in dotazione”.
“Tutto ciò mentre ancora persistono le problematiche relative alla corretta applicazione delle norme contrattuali (ritardi nel pagamento degli stipendi, dei fondi pensione, ecc.) e/o riguardanti la sicurezza. Teknoservice ha, infine, anche predisposto dal prossimo mese il trasferimento dell’attuale capo-cantiere presso altro sito aziendale fuori regione. Per Fp Cgil, Fit Cisl e per i lavoratori del cantiere di Albenga tutto ciò è inaccettabile perché oltre a rappresentare un tentativo di scaricare a livello albenganese e su un lavoratore del territorio responsabilità riconducibili unicamente a scelte della direzione aziendale, si determineranno ulteriori ripercussioni sulla già critica gestione del servizio in un territorio complesso ed articolato come quello di Albenga”.
“Per Fp Cgil e Fit Cisl di Savona si è giunti ad una situazione non più sostenibile e, secondo il mandato ricevuto dai lavoratori nell’ultima assemblea, è evidente che l’attuale vertenza potrà risolversi positivamente solo se le risposte di Teknoservice saranno tali da assicurare tempestivamente l’uscita da questo stato di “emergenza continua” e garantire, finalmente, quelle condizioni di normalità che il sindacato ed i lavoratori stanno chiedendo, invano, da troppo tempo” concludono i sindacati.