Il punto

Aeroporto, Ceriale e Villanova lasciano l’Ava Spa

Scalo in mano ai privati con gli enti pubblici che chiedono di conoscere il piano industriale

aeroporto panero

Villanova d’Albenga. Un aumento di capitale di altri 300 mila euro per l’Ava con Aeropolis che detiene il pacchetto di maggioranza della Spa, ora quasi interamente controllata dai privati e due Comuni, quelli di Villanova d’Albenga e Ceriale che lasciano la società dismettendo le quote societarie. Di questo si  è discusso nel tardo pomeriggio nel corso dell’assemblea dei soci con Aeropolis che ora detiene il 98 % dell’azionariato, il 2% è rappresentato da Comuni  e altri privati.

Tre mesi dopo il passaggio di proprietà si assiste dunque ad un nuovo step per una infrastruttura che però ora deve cercare di decollare. Con una concessione ventennale in tasca, conquistata a fatica, ora deve saper muovere i passi verso la crescita. L’amministratore delegato di Aeropolis Massimo Cerrano, tre mesi fa, aveva dato ampie garanzie: “Questo aeroporto ha buone possibilità di sviluppo e ora dovrà essere redatto un piano commisurato anche alle possibilità che ci darà Enac. Con Enac discuteremo le nostre proposte. Ogni sei mesi Enac controlla l’avanzamento del piano. Allungare la pista? Forse prima ci sono altre priorità come la sistemazione dell’aerostazione e degli hangar. Quelli sono gli interventi da fare come primo step”.

E poi c’è da rapportarsi con il territorio. Ad onor del vero, al momento, non vi sono stati incontri ufficiali e pubblici con gli enti territoriali che invece vorrebbero sapere come si svilupperà in futuro questo scalo. Lo vorrebbe sapere ad esempio il sindaco Pietro Balestra. “Dopo aver affrontato il caso Piaggio – sottolinea il primo cittadino – con i sindaci del comprensorio affronteremo anche il caso Panero per conoscere nel dettaglio il piano industriale. E’ vero che l’Ava è ora in mano ai privati, ma rapportarsi col territorio credo sia opportuno anche per una migliore strategia di sviluppo”.

 

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