Albenga. Secondo l’accusa aiutava un usuraio a rintracciare le sue “vittime” fornendogli informazioni riservate. Per questo motivo un brigadiere in servizio ad Albenga, Massimiliano Danzo, 52 anni, questa mattina è finito agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.
Si trova invece in carcere il quarantatreenne Luca Selvaggio, quello che secondo gli inquirenti era l’usuraio, mentre ad un terzo indagato, Massimiliano Dell’Orzo, 43 anni, attualmente residente in Sicilia, è stato notificato un obbligo di dimora.
Ad arrestare Danzo sono stati i colleghi del Nucleo Investigativo Provinciale che da mesi, coordinati dal pm Ubaldo Pelosi, indagavano sulla vicenda. Al militare sono contestati i reati di accesso abusivo alla banca dati dell’Arma oltre che di favoreggiamento solo nei confronti di Dell’Orzo (ma non di Selvaggio e quindi non in relazione alle accuse di usura).
L’indagine sul giro di usura ha preso le mosse dalla recenti inchieste su Carmelo Gullace e Antonio Fameli che, pur non essendo collegate con questa, hanno offerto agli inquirenti spunti per sospettare dell’esistenza di questo nuovo giro di usura ed estorsioni. Di qui, dopo mesi di accurati accertamenti, la richiesta del pm Pelosi di eseguire le misure cautelari che sono state firmate dal gip Filippo Maffeo.
A difendere il carabiniere sono Francesca Aschero e Antonio Marino. “La vicenda – sottolinea l’avvocato Antonio Marino – è complessa; allo stato attuale non possiamo formulare alcuna valutazione. Stiamo rileggendo con il nostro assistito i passaggi dell’ordinanza del gip e decideremo che cosa fare in vista dell’interrogatorio di garanzia”.