Bruxelles. “Stamattina siamo usciti di casa pur sapendo che era esplosa la bomba all’aeroporto, per fare lezione di danza. Ci siamo chiesti cosa fare, ma abbiamo deciso di andare ugualmente, ‘vediamo chi c’è’. Per un’ora e mezza siamo ‘evasi’ da questa realtà. Poi però, a fine lezione, abbiamo sentito che si udivano spari in centro e che la città era nel caos…“. A parlare è Andrea Valfrè, un ragazzo di Tovo San Giacomo la cui fidanzata vive e lavora a Bruxelles come insegnante di danza da ormai 15 anni.
Andrea era con lei, stamattina, pronto per accompagnarla a lezione, quando sono stati raggiunti dalla notizia dell’attentato. All’inizio hanno provato a continuare una vita normale, ma ben presto è diventato impossibile. “La situazione come si vede ormai su tutti i media è drammatica, c’è un terrore generale – racconta Andrea – i mezzi pubblici sono bloccati quindi le strade sono piene di persone che non sanno dove andare o come tornare a casa. E ci sono allarmi bomba dappertutto, basta che qualcuno veda uno zaino abbandonato e scatta il terrore…”.
E così il tentativo di vivere ignorando l’orrore è naufragato. “Quando abbiamo terminato la lezione, alle 11.30, abbiamo saputo che c’erano state altre esplosioni alla metropolitana. Siamo usciti e abbiamo visto il caos per le strade, lo shock delle persone. Ci siamo chiesti cosa fare… se fermarci oppure no… e alla fine abbiamo deciso di tornare a casa, ad aspettare che si calmi la situazione. E a riflettere. Oggi non faremo più nulla se non guardare le notizie e riflettere”.
La stessa scelta di Chiara Briatore, una ragazza di Finale Ligure che lavora a Bruxelles: Chiara si stava recando al lavoro come tutte le mattine quando sono esplose le bombe. “Sto bene – ha riferito ad IVG – ero in macchina, ho deciso di tornare a casa appena ho saputo quello che era accaduto”.
“Questo piano di bombe ha funzionato, è stato un attentato perfetto – commenta amaro Andrea – prima hanno colpito l’aeroporto, poi la metro vicino al Parlamento Europeo… siamo arrivati al ‘cuore’, più vicini di così non si può. O l’Occidente cambia la propria politica e il suo modo di ‘esportare’ la democrazia, oppure la situazione resterà questa, e non potrà che peggiorare. Non ci si può fidare più di nessuno… ed è la cosa più sbagliata in questo momento, dovremmo fidarci l’uno dell’altro e unirci per ricostruire. Ma dopo uno shock così… è difficile. E non credo che gli attentati si fermeranno“.