L'arte di arrangiarsi

Troppo lavoro e poche ore per farlo: i pm “costretti” ad aiutare le addette a pulire il tribunale

Il sostituto Procuratore denuncia una situazione inaccettabile: "Lo stato del palazzo non è decoroso, appalto da rivedere"

Savona. Il sostituto procuratore Chiara Venturi che, armato di scopa e paletta “artigianale”, pulisce il suo ufficio al sesto piano di palazzo di giustizia. Non è uno scherzo, ma quello che succede realmente in Procura a Savona dove, a causa delle ormai note problematiche legate all’appalto del servizio di pulizia, ci si deve arrangiare come si può.

Giusto una settimana fa le addette alla pulizia che lavorano in tribunale avevano scioperato sotto il Comune per denunciare le condizioni nelle quali operano: pagamento degli stipendi in ritardo e un monte ore troppo esiguo per poter mantenere il palazzo in condizioni decorose.

Un problema ormai ben noto anche al personale della cittadella giudiziaria che, infatti, deve contribuire a pulire gli uffici in maniera autonoma. Una situazione che ha convinto il pm Venturi, in qualità di presidente della sottosezione di Savona dell’Anm, ad “uscire allo scoperto” facendosi anche immortalare durante le operazioni di pulizia: “La mia è una provocazione, ma è giusto dire in che condizioni siamo”.

pm venturi pulizie

“La situazione in cui sono le signore che puliscono non è corretta – prosegue il magistrato -. Secondo l’appalto dovrebbero pulire il palazzo in due ore, le sembra possibile? E poi troviamo ingiusto che non siano pagate da novembre. Nonostante questo vengono ugualmente, fanno più ore del dovuto e pagano perfino i prodotti di tasca loro”.

“Qui ovviamente andrebbe rifatto l’appalto prevedendo un incremento delle ore destinate alla pulizia del tribunale” spiega il sostituto Venturi che ci tiene ad aggiungere: “Non diciamo queste cose perché è un problema che ciascuno si pulisca l’ufficio: lo facciamo a casa e possiamo farlo anche qui, ma non è una situazione accettabile”.

“Lo stato del palazzo di giustizia non è decoroso per noi e per l’utenza. Almeno le condizioni minime di decoro dovrebbero essere garantite e invece anche nelle aule c’è pieno di sporcizia e polvere” conclude il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati di Savona.

La speranza, come auspicato anche dalle dipendenti della cooperativa Puliart, è che l’appalto per la pulizia di Palazzo Sisto e del tribunale venga rivisto in tempi brevi.

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