Savona. “L’annunciato ricorso contro l’ordinanza che impone orari più restrittivi per l’accensione delle slot e l’apertura delle sale giochi, ci lascia sconcertati e perplessi. Pur capendo i problemi e le esigenze commerciali dei singoli esercizi, non possiamo accettare l’idea per cui a farne le spese sia la tutela dei cittadini da quella che è una vera e propria piaga sociale: il rischio infatti è che, per continuare a tutelare profitti privati, si scarichino i costi sulla collettività”. Con queste parole le associazioni aderenti al tavolo “Mettiamoci in giovo” esprimono la loro preoccupazione in merito al ricorso al Tar da parte dei gestori di sale giochi, che in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce dopo l’ordinanza comunale che limita a otto ore l’accensione delle slot.
Le associazioni contro il gioco d’azzardo ribadiscono il loro pieno sostegno al Comune e lo esortano “a continuare su questa strada, aumentando i controlli affinché le ordinanze vengano rispettate da tutti. Ogni sforzo è necessario per combattere la piaga del gioco d’azzardo in città, dove si contano più di 600 slot per un giro d’affari di oltre 350mila euro al giorno”.
Dal mese di Novembre le associazioni aderenti al Coordinamento provinciale di Libera Savona insieme ad AUSER, Atlantide e AMALI hanno preso parte, con il Comune di Savona e SERT, al tavolo “Mettiamoci in gioco” per individuare strategie che permettano di conoscere e combattere la piaga dell’azzardopatia con interventi mirati alla sensibilizzazione delle scuole e della cittadinanza.