Risiko

Savona, prosegue la guerra per le primarie nel PD: “offerte” a Di Tullio perché rinunci?

A lanciare l'indiscrezione Anna Giacobbe, mentre il diretto interessato attacca duramente Briano: "Siete tigri di carta, ma le primarie dovrete farle comunque". E intanto la "rivale" Battaglia va a cena col forzista Debenedetti, possibile candidato sindaco del centrodestra

Savona. “Chi pensa che i savonesi siano condizionabili lo fa a suo rischio e pericolo”. Mittente: Livio di Tullio. Destinatario: Fulvio Briano. Non è scritto, ma poco cambia: che il messaggio del vicesindaco di Savona sia direttamente rivolto al segretario provinciale del Pd fuor di dubbio.

Prosegue dunque a Savona la “battaglia” per le primarie all’interno del Pd. Non è bastata la raccolta di firme da parte dei 47 delegati che chiedono le primarie aperte per convincere Briano: il segretario provinciale anzi ha “bacchettato” i dirimpettai savonesi accusandoli di voler “scavalcare” le gerarchie, ed ha lanciato per il 5 febbraio un incontro nel quale tenterà ancora una volta di convincere i savonesi della bontà della candidatura di Cristina Battaglia, senza passare dalle consultazioni preliminari.

Chi meno di tutti sembra sentire i “richiami” di Briano è proprio Livio Di Tullio, che non rinuncia al suo obiettivo e continua a proporsi come candidato sindaco. “Io ve l’ho detto in tutti i modi che bisogna fare le primarie, che non potete decidere in 4 o 5, poi ve lo hanno detto tanti altri, ma vedo che insistete – scrive in un durissimo messaggio sui social network – Siete tigri di carta e se l’ultima volta si è fatto un casino è un problema nostro non dei savonesi”.

“Non è una questione di metodo ma di merito – ribadisce ancora una volta il vicesindaco – I savonesi meritano di sapere che cosa i candidati propongono e se hanno voglia di votarci devono poter decidere chi li rappresenterà”. Le bordate a Briano e a chi lo sostiene si susseguono: “Avete paura delle primarie perchè non conoscete questa città, perchè non parlate con le persone, che ne hanno le scatole piene dei partiti, di tutti i partiti e vogliono sapere del futuro della loro città, di questa meravigliosa città. Fate un pò quello che vi pare tanto le primarie le dovrete fare comunque“.

livio di tullio

E un appoggio “eccellente” a Di Tullio è arrivato dalla parlamentare Anna Giacobbe, che rivela una clamorosa indiscrezione: “Pare che nel Pd ci sia qualcuno che pensa di offrire a Livio qualcosa per convincerlo a rinunciare a candidarsi a sindaco. A parte il fatto che non capisco tutta questa allergia alle primarie: io le ho fatte, e non mi pare che sia stata una esperienza lacerante. Sì, d’accordo, le regionali: ma quella è stata un disgraziata faccenda, che non si riproporrebbe a Savona, oggi: troppo seri e sereni i protagonisti. Ma torniamo a Di Tullio: per quello che so di lui, non è in cerca di un incarico purchessia o di uno stipendio (sì, deve vivere, ma sa comunque come fare). Vuol fare il sindaco di Savona, perché pensa che lo farebbe bene, perché vuole bene alla sua città“.

Se quella di Giacobbe non è un’investitura, poco ci manca: “Di Tullio ha maturato una buona esperienza amministrativa, ha voglia e capacità di cambiare le cose che vanno cambiate. Ha a cuore le persone, senso della comunità; sa che l’uguaglianza e la giustizia si costruiscono con fatica, senza scorciatoie, anche amministrando un comune. Sarà difficile affrontare questa campagna elettorale; lo sarebbe per chiunque. Il primo a saperlo è Livio. Non ho capito perché lo si debba scoraggiare a tutti i costi. E comunque so che è difficile. Scoraggiarlo, intendo“.

In chiusura anche una battuta su Cristina Battaglia, recentemente trasferita dal governatore ligure Giovanni Toti: secondo alcuni una “punizione” per aver accettato la candidatura nelle file del Pd. “Cristina Battaglia non si farà intimorire dal mobbing della giunta regionale – tuona Giacobbe – E comunque, quelli che ci perdono sono loro; dove credono di andare senza la competenza e la passione di chi sa e sa fare?“. E a quanto pare i primi tentativi di ricucire lo strappo potrebbero essere già iniziati: Cristina Battaglia è stata infatti vista a cena sabato sera a Savona in una nota pizzeria del centro con Matteo Debenedetti, forzista e possibile candidato sindaco a Savona per il centrodestra. Solo una cena tra amici, prima che avversari politici, o vere e proprie prove di dialogo?

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