Savona. Colpo di scena nel pomeriggio sulla bagarre interna al Pd per le prossime primarie che dovranno scegliere il candidato sindaco. Oggi da Roma è arrivato il diktat di annullare la direzione provinciale del partito convocata per domani, con al centro proprio la decisione dell’assemblea cittadina di organizzare le primarie per decidere il candidato sindaco.
Uno scontro quasi senza precedenti tra la segreteria comunale e quella provinciale che già promette scintille elettorali, con il Pd nella morsa di tensioni e polemiche interne. Certamente oggi a Roma Livio Di Tullio, convocato dalla direzione nazionale, si è giocato bene le sue carte e la decisione romana di rinviare la direzione provinciale è una prima vittoria della corrente “savonese”.
Ma la segreteria provinciale non starà certo a guardare, convinta su una candidatura unitaria (Cristina Battaglia) proprio per evitare la bagarre delle primarie e logoramenti interni (per altro ormai in atto).
E proprio oggi è circolato il documento al quale stava lavorando il segretario provinciale Fulvio Briano, appoggiato dai delegati non savonesi ma anche dallo stesso sindaco Federico Berruti e l’assessore Luca Martino (gli unici contrari in giunta alla candidatura Di Tullio e alle primarie), un documento che domani sarebbe probabilmente passato alla direzione provinciale, con l’obiettivo politico di “commissariare” la segreteria comunale e avere mano libera sulle scelte per le prossime elezioni comunali.