Savona. “Il Pd è l’unico partito che lascia scegliere ai cittadini il proprio candidato? E’ falso. Siamo noi i soli a farlo”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Melis risponde a quanto affermato stamattina dal vice sindaco di Savona Livio Di Tullio, cioè: “Alla fine l’unico partito che fa scegliere direttamente ai cittadini è il Pd”.
“Il Pd fa scegliere? – si chiede Melis – Certo, lo dimostrano le primarie per le regionali e le frotte di immigrati che andavano a votare. Quella di Di Tullio è un’affermazione ridicola. Noi sì che consentiamo ai cittadini di scegliere il loro candidato facendoli partecipare e attivare anche per quanto riguarda il programma. Per le elezioni superiori noi promuoviamo le votazioni online attraverso il portale. L’affermazione di Di Tullio è falsa e conferma che sono allo sbando”.
E la partecipazione dei cittadini sarà messa in atto nell’ambito del progetto della Margonara qualora il M5S dovesse vincere le amministrative: “Molte delle forze politiche coinvolte non hanno avuto gli attributi per dichiarare il loro pensiero. Qualcuno avrebbe dovuto manifestare la propria contrarietà. Invece qualcuno, come il Comune di Savona e il Pd, non dice quale vuole essere lo sviluppo di Savona, non è in grado di dirlo o non ne ha le competenze. Come per il caso bitume continuiamo a subire le iniziative di altri. E chi è titolato ad esprimere la propria opinione per conto dei cittadini. Questo per noi è gravissimo e conferma che questa forza politica non è più in grado di governare la città”.
La palla, quindi, passa a chi verrà dopo Berruti: “E’ evidente che non si vuole decidere nulla prima delle amministrative. Così qualcuno farà gioco sperando di scaricare una patata bollente su altri. Noi abbiamo sempre avuto la coerenza di far sapere che questo progetto nel luogo individuato non è compatibile con il territorio e con la volontà dei cittadini, di conseguenza noi siamo tranquilli. Dovessimo andare al governo della città daremo continuità alle nostre idee e faremo un percorso inverso consentendo la partecipazione dei cittadini attraverso un referendum per individuare soluzioni alternative o soluzioni simili scelte dalla gente”.