Strappo politico

Savona 2016, l’assessore Lugaro rompe con Rete a Sinistra: “Per me non c’è più posto”

Ecco le dichiarazioni dell'assessore comunale savonese: "Se non c'è alleanza con il Pd inutile restare"

Savona. La notizia era nell’aria già da qualche giorno ma l’ufficialità è arrivata dal diretto interessato. Sergio Lugaro, assessore comunale di Sel a Savona, lascia il gruppo di Rete a Sinistra: la rottura definitiva è maturata proprio in vista delle prossime elezioni comunali, lui, esponente dell’attuale giunta che ha sempre lavorato nell’ottica di unire la coalizione di centro sinistra al governo cittadino, non ci sta di fronte alla decisione in solitaria del gruppo Rete a Sinistra che ha chiuso le porte al partito Democratico.

“Trovo imbarazzante dopo 10 anni di amministrazione cittadina buttare all’aria questa esperienza politica. E’ per il sottoscritto motivo di imbarazzo non allearsi con il Pd, senza contare il giudizio abbastanza fallimentare di Rete a Sinistra rispetto a questi due mandati amministrativi, nei quali, ricordo, abbiamo raggiunti risultati importanti sul fonte delle battaglie civili come lo ius soli, il registro del testamento biologico…” aggiunge.

“Essendo una critica forte anche nei confronti del sottoscritto non ha più senso proseguire la mia avventura politica con Rete a Sinistra”.

E sulle primarie l’assessore Lugaro sposa la linea della segretaria comunale: “Le primarie sono un arricchimento per il partito che le indice e per tutta la città, un momento di confronto e ragionamento comune. Certo, se fatte come le ultime regionali meglio lasciar perdere, ma è stato un caso: altre situazioni, come di recente a Milano, dimostrano invece che le primarie possono e debbono essere un valore aggiunto, una spinta propulsiva per vincere poi le elezioni” dice l’assessore savonese.

Quanto alle preferenze dell’assessore Lugaro: “Non mi pronuncio ancora…Di Tullio lo conosco bene ma è giusto dare chance anche a Cristina Battaglia che ho avuto modo di incontrarla, giovane e che si è messa in gioco. Arnaldi e la Saccone non li conosco…Tuttavia ritengo che per le primarie ci debbano essere massimo 2-3 candidati” taglia corto.

E sul futuro Lugaro non nasconde le sue ambizioni, ovvero proseguire nel suo ruolo di assessore ancora con le deleghe a quartieri, decentramento, partecipazione e bilancio partecipato: “E a chi non piace…Conosci la città e tutte le sue problematiche, senti i problemi veri e spesso ti prendi critiche dai cittadini, lavorando per porre rimedio a situazioni del quotidiano che vanno affrontate e risolti. L’assessore comunale non guadagna quanto un consigliere regionale o un parlamentare, ha uno stipendio buono, personalmente lo stesso che avevo prima, quindi buttarla sui costi della politica come fa qualcuno è sbagliato in questo caso…”.

E se l’assessore Lugaro smentisce una sua possibile candidatura con il Pd, sembra ormai confermato il suo impegno diretto in una lista civica collegata al centrosinistra: “Se non dovessi essere riconfermato tornerò al mio lavoro nel Dipartimento di Salute Mentale della Asl 2. Tuttavia continuerei lo stesso a fare politica, ormai una passione, quando ti prende è dura farne a meno” conclude Lugaro.

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