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Revisione dei presidi di polizia sul territorio, il Silp: “Vigilare per non abbassare standard sicurezza”

congresso silp cgil

Savona. Alla presenza del Segretario Provinciale Silp Cgil Luigi Sanguinetti e del Segretario Nazionale Daniele Tissone sì è volta in Questura una riunione con il personale della Squadra nautica di Savona.

Tema del giorno la legge Madia, che interesserà la revisione dei presidi sul territorio. Savona al momento è interessata dalla chiusura del settore nautico, storico ufficio di Polizia un tempo ubicato nella passeggiata, nei pressi della Torretta. Nel corso della riunione Tissone ha ricordato anche Sasa’, il sommozzatore di La Spezia deceduto la scorsa settimana a Padova che a seguito di un simile episodio ha fatto chiedere al Silp Cgil un incontro urgente con Pansa al fine di rivedere i singoli protocolli operativi di intervento, ragionare su equipaggiamenti e utilizzo di robot radar e sonar in alternativa dove le condizioni di sicurezza non lo consentano.

“Sempre la legge Madia prevede la soppressione delle squadre nautiche, cosa che avverrà non prima del prossimo gennaio – spiegano dalla Silp Cgil – lo stesso decreto prevede, altresì, che le funzioni controllo degli arenili e il pattugliamento in mare a bordo di acqua scooter resti di competenza della Polizia di Stato. Per questo motivo occorrerà disciplinare una simile attività sulla costa e in mare rispetto alla quale il Silp Cgil intende verificare fattibilità in termini di obiettivi e organici da adibire a tali compiti”.

La revisione della spesa per Tissone “non può riguardare il mero taglio di risorse ma, bensì, progetti integrati tra le varie forze di polizia che aumentino funzionalità ed efficienza nel rispetto e tutela dei diritti degli operatori la cui professionalità su tale versante non va dispersa né trascurata; a tal fine apriremo entro fine anno un confronto con l’amministrazione su questi temi. Razionalizzare non può significare solamente tagliare e ridurre i pressi di come nel caso del distaccamento polstrada di Finale Ligure serve un progetto chiaro che non depotenzi le forze di polizia ma che tenda a valorizzare esperienze e professionalità indispensabili per una sicurezza vera e partecipata rivolta alle città ed ai suoi abitanti”.

“Creare allarmismo non aiuta sia perché i fenomeni oggi in atto – dichiara Tissone – sono epocali e interessano tutto l’Occidente sia, perché, essi non si possono fermare elevando barriere ma solo attraverso processi di integrazione europei che devono superare egoismi o paure anche se, la prima opzione, è comunque rappresentata dal rendere sicuri e vivibili i territori di provenienza dei migranti. Su questi temi il Silp Cgil è presente da sempre ed offrirà un contributo affinché anche a Savona non si abbassi lo standard di sicurezza che i cittadini a gran voce giustamente invocano”.

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