Doppio fronte

Piano Casa, la minoranza attacca Bozzano: “Evita la discussione”

Il Movimento 5 Stelle e i consiglieri Busso e Petrini chiedono un confronto in consiglio comunale, ma il sindaco glissa

Varazze - comune

Varazze. Minoranza scatenata sul Piano Casa a Varazze. Nelle ultime ore all’indirizzo del sindaco Alessandro Bozzano è infatti partito un doppio attacco sullo stesso tema: i primi a “sparare” sono stati gli esponenti del Movimento 5 Stelle seguiti a ruota dai consiglieri del gruppo “Varazze la tua città”.

La critica è univoca: il 7 marzo scade il termine che dà la possibilità ai Comuni di prendere posizione sulla legge regionale (con la possibilità di limitarne le norme legate al frazionamento e alla localizzazione degli ampliamenti) e, per ora, il primo cittadino di Varazze tace.

“Il tempo passa, il cemento resta”. Così esordiscono i pentastellati nella loro presa di posizione sul piano casa che prosegue: “Abbiamo saputo della recente decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge della Regione Liguria sul Piano Casa, a causa dei forti dubbi di legittimità costituzionale. La nostra precedente e dettagliata proposta di limitare le imposizioni della Regione, indirizzata al sindaco e alla sua giunta l’11 febbraio, assume quindi ancora maggior valore. Tuttavia non è ancora stata discussa in commissione e la cosa ci preoccupa, visti i tempi assai ristretti”.

“Speriamo in una delibera del prossimo consiglio comunale, poiché farlo è diventato oggi, a maggior ragione, il minimo indispensabile per tutelare la bellezza e la sicurezza di Varazze e dei varazzini. Restare fermi e accettare una legge con così tante zone d’ombra senza far nulla, renderebbe questa amministrazione colpevole per il cemento imposto da Toti, ingiustificabile per le necessità abitative e recettizie già ampiamente soddisfatte e, anzi, in evidente eccesso, (con danno anche al settore alberghiero e al suo indotto). Ci auguriamo che la maggioranza prenda in tempo utile una posizione chiara e speriamo che essa non sia ne’ quella di fare un assist agli speculatori nè quella di rinunciare passivamente all’autonomia urbanistica comunale, lasciando che sia la Regione a decidere dove e quanto costruire. Ponzio Pilato non è passato alla storia per le sue capacità come amministratore” concludono i 5 Stelle.

Cambiano leggermente i toni, ma non i contenuti dell’intervento dei consiglieri Paola Busso e Davide Petrini: “Il 7 marzo scade l’opportunità per i Comuni di prendere posizione sul Piano Casa. A una prima interrogazione che abbiamo svolto come gruppo di minoranza per sapere come il Sindaco intendesse agire, abbiamo ricevuto una risposta vaga in cui affermava che stava riflettendo sulla legge. È evidente che il tempo per riflettere su questa legge e sugli esiti che questa riverserà sul governo del territorio non ci sono più, adesso è il tempo per la maggioranza di prendere una posizione: o agire per governare il proprio territorio per quanto questa legge lo consente o lasciarsi governare dagli eventi senza assumersi alcuna responsabilità e mostrando di non avere nessuna idea programmatoria per la nostra città”.

“Visto che il Sindaco non ha compiuto alcuna scelta gli abbiamo proposto un ordine del giorno da approvare in Consiglio Comunale in cui chiediamo di riunire la Commissione edilizia, urbanistica e territorio e la Consulta Territorio per poter definire in modo condiviso come esercitare i poteri (per quanto limitati) che la stessa Legge Regionale lascia ai Comuni: dove non applicare le disposizioni degli articoli 3 e 3 bis (ampliamenti volumetrici), dove non permettere il frazionamento dei volumi, quale limite dare al frazionamento. Certo è che a fronte di questa nostra proposta di ordine del giorno depositata in data 15 Febbraio il Sindaco ha risposto non convocando il Consiglio Comunale in tempo utile. Questo silenzio significa una cosa sola: il Sindaco non desidera discutere nel merito della Legge Piano Casa né con la minoranza né con la città” attaccano Busso e Petrini.

“Evidentemente il Sindaco non raccoglie neppure la minuscola opportunità che addirittura l’Assessore regionale ha dovuto mettere nella sua legge: i Comuni sono i migliori conoscitori del proprio territorio e di fronte a una legge regionale uguale per tutti possono limitarla in qualche modo esprimendo le caratteristiche della città. Ricordiamo al Sindaco che abbiamo avuto un’alluvione che ha segnato profondamente la nostra città e gli ricordiamo pure che la programmazione urbanistica ha ricadute dirette sulla qualità della vita dei suoi cittadini e sulla tipologia di turismo che vogliamo far crescere a Varazze. Bozzano ha riflettuto su tutto ciò? Noi pensiamo di no. Inoltre è di questi ultimi giorni la notizia che il governo ha impugnato il Piano Casa essendo alcune norme incostituzionali. Anche questo elemento dovrebbe far riflettere il nostro Sindaco, forse su questa legge sarebbe opportuno che un amministratore serio facesse sentire la propria voce” concludono i consiglieri comunali di Varazze la tua città.

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