Villanova d’Albenga. “Implementazione del numero dei lavoratori da sospendere in cassa integrazione straordinaria nei due stabilimenti di Villanova e Sestri Ponente”. E’ questo il tema della riunione convocata per domani presso la sede di Confindustria di Savona da parte della Piaggio Aerospace e a cui parteciperanno anche i rappresentanti sindacali dei lavoratori degli stabilimenti.
Per Andrea Pasa, segretario di Fiom-Cgil di Savona, si tratta di “un ulteriore fulmine a ciel sereno che arriva a pochi giorni dall’incontro che abbiamo avuto presso il ministero e in cui il management presente all’incontro ci aveva garantito avere la massima fiducia da parte della proprietà e che il budget e il piano industriale sarebbero stati approvati entro i primi giorni de mese di marzo, data in cui si dovrebbe svolgere il prossimo incontro a Roma con la presenza del governo italiano”.
“E’ la dimostrazione di quello che sta capitando in azienda nell’ultimo anno ed è ciò che la Fiom denuncia da tempo nei vari incontri e riunioni istituzionali, come abbiamo fatto venerdì 12 febbraio al ministero”.
Per Pasa la situazione è grave: “Mettere lavoratori e lavoratrici in questo momento in cassa integrazione vuole dire fermare in maniera definitiva tutta la filiera produttiva, contraddicendo la normativa ‘Golden power’ in cui si deve garantire la continuità produttiva al governo e al ministero della difesa oltre che a creare un danno enorme alla produzione stessa che necessiterebbe di mesi prima di ripartire”.
“Com’è possibile che a distanza di pochi giorni dall’ultimo incontro l’azienda solo questo pomeriggio comunichi questa decisione? – si chiedono i sindacati – Com’è possibile che un management che dice di avere la fiducia della proprietà non abbia avuto ancora l’approvazione dalla proprietà del budget e piano industriale che gli ha presentato, pur avendo mercato, carichi lavoro, prodotti e nuovo stabilimento?”.
“Non possono più essere i lavoratori gli unici ad essere preoccupati e porsi delle domande sul futuro dell’azienda, e’ arrivato il momento che sia la proprietà direttamente ad intervenire e mettere in sicurezza l’intera azienda e quindi i lavoratori”.
“La nostra richiesta di intervento diretto del governo era ed è finalizzato a trovare una soluzione perché soggetto garante degli accordi e dell’intera operazione, ma non è certo il soggetto responsabile di quello che sta succedendo in azienda, la cui responsabilità e’ da ricercare nel gruppo dirigente dell’impresa stessa”.
Massima preoccupazione da parte di tutta la Rsu sindacale: “Si smentisce quanto finora comunicatoci nella stessa sede il 10 febbraio u.s. e nell’ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico del 12 febbraio. Tale iniziativa contrasta con i carichi di lavoro 2016 prospettati verbalmente (anche se non ancora presentati in via ufficiale) visto il protrarsi dell’approvazione del budget. In azienda registriamo l’ingresso di consulenti e nuove assunzioni nelle aree tecniche”.
“La Rsu chiede che sia mantenuto quanto concordato finora nel rispetto dell’accordo del giugno 2014, monitorato nel corso del tempo, evitando di mettere in pericolo l’attività e la credibilità del nostro lavoro con azioni unilaterali, in questa fase delicata della vita aziendale”.
“Crediamo che sia necessario il confronto in sede governativa nell’incontro di marzo di cui attendiamo convocazione, prima che l’azienda intraprenda alcuna iniziativa” conclude la Rsu sindacale di Piaggio Aerospace.