Laigueglia. “Il ricorso non è fondato”. Poche, semplici parole che spianano la strada al più volte annunciato parco acquatico gonfiabile che sarebbe dovuto sorgere già la scorsa estate sul mare di Laigueglia. Il Tar ligure ha respinto il ricorso che aveva bloccato la procedura di affidamento: salvo nuovi e imprevedibili ostacoli, dunque, l’estate 2016 sarà finalmente quella buona.
La sentenza della seconda sezione del Tar è arrivata oggi, al termine di un procedimento iniziato lo scorso giugno quando la Borgomarina srl era stata esclusa dalla procedura in quanto l’offerta presentata non rispettava le prescrizioni indicate nel capitolato speciale. La gestione del servizio di spiaggia libera attrezzata con annesso parco acquatico gonfiabile era stata dunque affidata in concessione alla Cooperativa Sociale Jobel, ma il ricorso presentato da Borgomarina aveva sospeso l’iter.
Secondo la società esclusa, infatti, il progetto presentato era conforme a quanto richiesto, e comunque eventuali difformità avrebbero potuto essere superate mediante l’esercizio del soccorso istruttorio; oltre a ciò, Borgomarina puntava il dito contro il presidente della Commissione di gara, l’architetto Cadei, perché oltre a quella carica ricopriva anche quelle di responsabile dell’ufficio tecnico comunale, redattore del bando di gara e responsabile del procedimento, una sovrapposizione che secondo l’azienda rendeva invalida la gara.
Il Tar, però, ha rigettato tutte le istanze. Fatali le misure del progetto, che “pur rispettando la superficie massima richiesta non rispettava la misura massima lineare in quanto le dimensioni erano di 36 x 39″: tali dimensioni “non rispettano la disciplina di gara in quanto eccedono entrambe il limite di 30 metri previsto dalla lex specialis per la larghezza del parco. Inoltre tali dimensioni invadono la fascia di rispetto prevista di 5 mt. Deve, infatti, rilevarsi che qualsiasi posizionamento della struttura verrebbe a sovrapporsi alla fascia di rispetto”.
Un dettaglio che rendeva incompatibile il progetto con quanto richiesto, rendendo inutile anche l’operare del soccorso istruttorio. Quanto alla posizione dell’architetto Cadei, il Tar ne ha chiarito la correttezza dato che l’incompatibilità riguarda solo “i commissari diversi dal Presidente”. Per queste ragioni il tribunale ha dunque respinto il ricorso di Borgomarina condannandola anche al pagamento di 2000 euro di spese legali.
Ed ora, salvo clamorosi colpi di scena, la strada per il parco acquatico gonfiabile è finalmente spianata: sarà formato da piattaforme gonfiabili di varie dimensioni, funzioni e colori, per un’area totale di circa 3 mila metri quadri, con percorsi, giochi e attività che daranno vita alla prima ed unica attrazione del genere in tutta la Liguria (e non solo, visto che parchi simili per dimensioni sono presenti solo in Spagna e Croazia). Un progetto come quello previsto a Laigueglia prevede la sorveglianza di non meno di tre bagnini, in grado di garantire la sicurezza delle 50/60 persone che possono essere impegnate nelle varie attrazioni: un park che può avere costi importanti (oltre i 60/70 mila euro) ma che per l’unicità e l’attrattiva potrebbe diventare una vera destinazione turistica