“Ieri l’Aeronautica Italiana ha perso l’ultimo dei suoi progettisti ‘veri’. L’unico che negli ultimi decenni abbia avuto il coraggio e le capacità tecniche per sviluppare in toto un nuovo e rivoluzionario prodotto”. Con queste parole viene annunciata la scomparsa, avvenuta ieri a Firenze, dell’ingegner Alessandro Mazzoni, detentore del brevetto mondiale per i velivoli a tre superfici portanti e indiscusso papà del P180 Piaggio, il migliore velivolo turboprop della aviazione mondiale, sia come prestazioni che come linea.
L’ing. Mazzoni era nato a Firenze il 23 Agosto 1931 e sin da giovane si entusiasmò all’aeronautica. Si laureò in Ingegneria Aeronautica presso il Politecnico di Milano nel 1957 e lo stesso anno iniziò a lavorare a fianco di pilastri tecnici della Piaggio quali gli ingg. Casiraghi e Faraboschi, dei quali raccolse l’eredità e spinse l’innovazione a concepire un nuovo tipo di geometria aerodinamica. Lavorò allo sviluppo delle varie versioni del P.166 e fu program manager per i contatti con la Douglas nel progetto PD808 di cui assunse la responsabilità della progettazione strutturale quando Piaggio si trovò a dover proseguire da sola per il ritiro della Douglas. Si ricordi che il PD808 fù e tuttora resta l’unico aereo civile italiano certificato FAA secondo la normativa applicabile ai velivoli di linea (ora FAR25).
Nel 1966, dopo la certificazione del PD808, l’ing. Mazzoni fu invitato da Mr. Piper a lavorare presso il centro ricerche e sviluppo della Piper Aircraft negli USA ove partecipò alla progettazione di vari velivoli. Nel 1974 circa rientrò in Piaggio ove si affiancò all’ing. Faraboschi per sostituirlo poi nella carica di Direttore Tecnico al suo pensionamento. Oltre alle indubbie doti tecniche ebbe anche notevole capacità menageriali sapendo circondarsi e coordinare validi collaboratori che lo assistettero nello sviluppo del velivolo P.166-DL3 (bi-turboelica) e dei progetti seguenti. Verso la fine degli anni 70 ebbe l’intuizione vincente (riconosciutagli dal brevetto internazionale datato 24/5/1988) di un velivolo a tre superfici portanti ed il coraggio di rischiare questa configurazione inesplorata.
Dopo svariate ore di prove nella galleria del vento della Piaggio e della Boeing, con notevole impegno tecnico analitico, vide la luce la configurazione finale del P180 che effettuò un primo distacco da terra il 20 Agosto 1986 ed il volo ufficiale il 26/9/1986. Le prove a terra ed in volo confermarono pienamente le previsioni del ing. Mazzoni e nacque così il miglior velivolo turboelica dell’aviazione d’affari tuttoggi esistente al mondo, che stabilì una pietra miliare nella business aviation e scrisse in modo imperituro il nome di Alessandro Mazzoni nella storia dell’aviazione mondiale. Alla fine del 1990 l’ing. Mazzoni lasciò la Piaggio per fondare una sua società di progettazione aeronautica (Etruria Technology) con la quale progettò il velivolo “Vagabond”.
“Piaggio Aerospace onora la memoria dell’Ingegnere Alessandro Mazzoni – scrive l’azienda in un comunicato – illustre progettista aeronautico che ha disegnato e progettato il P.180 consegnando alla storia dell’aviazione un velivolo che è diventato, per tutti, uno dei simboli dell’Italia nel mondo. L’azienda tutta lo ricorda con gratitudine e stima”.